Samsung pianifica la prima linea di test per chip in Giappone per rafforzare l’attività di packaging avanzato e approfondire i legami con i produttori locali, in un contesto di conflitto tra USA e Cina.
Samsung punta a rafforzare la sua attività di packaging avanzato e approfondire i legami con i produttori giapponesi di attrezzature e materiali per semiconduttori attraverso la creazione della sua prima linea di test per chip in Giappone. Secondo le fonti, Samsung investirà circa 75 milioni di dollari nella linea di prova, sebbene non ci siano ancora dettagli sul momento in cui avverrà l’installazione.
Samsung è il più grande produttore di chip di memorie al mondo e aveva bisogno di diversificare le sue esigenze di produzione di chip nel contesto del conflitto tra Stati Uniti e Cina. La creazione della prima linea di collaudo di Samsung in Giappone potrebbe essere vista come uno sforzo per evitare eventuali restrizioni sulla produzione di chip da parte degli Stati Uniti.
La prefettura di Kanagawa, vicino a Tokyo, è stata scelta come sede per la prima linea di collaudo di Samsung in Giappone, poiché l’azienda ha già un centro di ricerca e sviluppo qui, e potrebbe essere in una buona posizione per ottenere materiali e attrezzature per chip di alta qualità a prezzi competitivi.
Il Giappone ha anche dato il suo assenso a limitare le esportazioni di 23 tipi di strumenti per la produzione di chip, in linea con la spinta degli Stati Uniti a frenare i progressi della Cina nel campo della produzione di chip avanzati. L’installazione della prima linea di collaudo di Samsung in Giappone potrebbe aiutare ad approfondire ulteriormente i legami tra Samsung e i produttori giapponesi di attrezzature e materiali per semiconduttori.
Tuttavia, è importante notare che questo piano è ancora nelle sue fasi iniziali e Samsung sta ancora valutando altre opzioni. Non è stato ancora stabilito nulla di concreto e Samsung non ha ancora risposto a questo piano. Tuttavia, la creazione della prima linea di collaudo di Samsung in Giappone potrebbe aiutare l’azienda a diversificare le sue esigenze di produzione di chip e approfondire la conoscenza del mercato giapponese di semiconduttori.