Samsung e TSMC, due delle più grandi aziende nel settore dei semiconduttori, potrebbero avere difficoltà ad aumentare le proprie capacità di produzione di chip a 3 nanometri. Le informazioni provengono da un rapporto pubblicato da DigiTimes Asia giovedì 27 ottobre e sottolinea i possibili ostacoli che le aziende devono affrontare.
Secondo i media asiatici, i fattori che causano problemi nel settore tecnologico continuano a ostacolare la produzione di semiconduttori. Le tensioni politiche e la bassa domanda globale di nuova elettronica sono battute d’arresto che impediscono la produzione di hardware con chip a 3 nm su scala più ampia.
Oltre ai problemi economici, Samsung potrebbe incontrare difficoltà tecniche nella transizione. Vale la pena ricordare che l’azienda sudcoreana sostituirà l’architettura FinFET — utilizzata nelle sue soluzioni fino a 4 nanometri — con il Gate-All-Around (GAA), che consentirà un raggruppamento più denso di transistor sul chip e quindi, più prestazioni ed efficienza.
Si ipotizza che la società non riceva molti ordini per chip in 3 nanometri. Google, a quanto pare, è l’unica azienda che ha mostrato interesse per la nuova generazione di semiconduttori dal brand sudcoreano, ma la bassa domanda globale di smartphone della linea “Pixel” potrebbe non essere sufficiente a stimolare un aumento della produzione.
TSMC potrebbe anche dover affrontare problemi tecnici nei suoi progetti, poiché i taiwanesi prevedevano di fornire le sue prime soluzioni a 3 nanometri con architettura FinFET dalla seconda metà del 2022, ma hanno posticipato i suoi piani. Apple e Intel sarebbero i primi clienti della fonderia a utilizzare questa tecnologia.
Tra gli altri rinomati clienti del più grande fornitore mondiale di semiconduttori , AMD sta anche rafforzando i suoi legami con TSMC — che ha investito più di 100 miliardi di dollari nella nuova tecnologia — e dovrebbe garantire lotti di wafer da 3 e 2 nanometri per i suoi processori delle generazioni future.
La concorrenza tra le fonderie è feroce, ma la corrente sembra più favorevole a TSMC negli ultimi anni. A settembre abbiamo scoperto che Qualcomm e MediaTek, i due maggiori fornitori di chip per smartphone e tablet, hanno concluso la loro partnership con Samsung per migrare al processo taiwanese.