A causa di problemi nella produzione di Exynos 2500, Samsung potrebbe essere costretta a utilizzare esclusivamente Snapdragon 8 Gen 4 per la serie Galaxy S25.

Samsung ha creato grandi aspettative quando, poco più di due mesi fa, ha parlato per la prima volta di Exynos 2500, il nuovo chipset che avrebbe dovuto equipaggiare il Galaxy S25. Tuttavia, ora sembra che l’azienda possa trovarsi costretta a rivedere i suoi piani. Secondo un recente rapporto del portale sudcoreano Business Korea, Samsung sta incontrando seri problemi nella produzione di questo nuovo processore.

Il cuore del problema risiede nel processo produttivo a 3 nm, che sta causando una percentuale elevata di scarto. In altre parole, una parte significativa dei chip prodotti non supera i rigorosi test di qualità, rendendo difficile la produzione su larga scala. La situazione sta spingendo Samsung a considerare l’idea di non utilizzare il nuovo chipset per la serie Galaxy S25, che includerà i modelli S25, S25+ e S25 Ultra.

Se ciò si concretizzasse, tutti i dispositivi della prossima serie top di gamma verrebbero equipaggiati con il Snapdragon 8 Elite di Qualcomm, un duro colpo per Samsung. Nonostante gli enormi investimenti nel settore dei semiconduttori, l’azienda sembra ancora in difficoltà nel tenere testa a TSMC, il principale produttore del settore. Negli ultimi mesi, il divario tra le due aziende si è ulteriormente ampliato: TSMC detiene ora il 62,3% del mercato, mentre la quota di Samsung è scesa a poco più dell’11%.

I problemi non si fermano qui. Samsung ha perso importanti clienti nel corso degli ultimi anni. Aziende come Qualcomm e NVIDIA hanno deciso di affidarsi a TSMC per la produzione dei loro chip, abbandonando Samsung. Con i recenti problemi di produzione del processopre mobile Exynos 2500, è improbabile che questi clienti tornino a collaborare con l’azienda sudcoreana nel breve termine.

L’annullamento del SoC Exynos 2500 sul Galaxy S25 potrebbe rappresentare un’altra battuta d’arresto importante per Samsung, che sta cercando di recuperare terreno nel mercato globale dei semiconduttori. Il futuro della divisione chip dell’azienda sembra incerto, soprattutto se i problemi produttivi non verranno risolti rapidamente.

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Team CEOTECH
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