Samsung investirà 24 miliardi di dollari in un nuovo stabilimento di chip in Texas, il terzo negli Stati Uniti. L’impianto sorgerà a Taylor, dove il gigante sudcoreano ha già una fabbrica. L’investimento è sostenuto da un miliardo di dollari in sovvenzioni dal CHIPS Act.
In un recente articolo pubblicato dal Wall Street Journal, si è scoperto che Samsung ha in programma un investimento colossale di 24 miliardi di dollari per la costruzione del suo terzo impianto di semiconduttori negli Stati Uniti. La scelta della località cade su Taylor, in Texas, una città che sta diventando un fulcro per l’industria dei semiconduttori grazie alla presenza del gigante sudcoreano, che vi sta già edificando la sua seconda fabbrica di chip.
Il finanziamento per questa ambiziosa espansione viene in parte sostenuto da incentivi governativi. Nello specifico, Samsung riceverebbe un miliardo di dollari in sovvenzioni grazie al CHIPS Act, una legislazione statunitense progettata per promuovere lo sviluppo tecnologico del Paese. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti è attualmente in trattative con l’azienda per definire i dettagli di questo sostegno finanziario.
Questo nuovo investimento da parte di Samsung si configura come un importante sviluppo per l’industria dei chip americana, che cerca di aumentare le proprie capacità produttive. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dagli import di semiconduttori da Taiwan e contrastare i progressi tecnologici della Cina. La produzione di chip avanzati è vitale per settori chiave come l’intelligenza artificiale e la sicurezza nazionale, e Samsung, insieme a Intel e TSMC, rappresenta uno dei pochi produttori al mondo capaci di realizzare chip di questa complessità.
L’investimento di Samsung si inserisce in un contesto di sforzi coordinati da parte dell’amministrazione Biden per potenziare la produzione interna di semiconduttori negli Stati Uniti. Il prossimo lunedì, 15 aprile, Samsung terrà un evento speciale a Taylor per annunciare ufficialmente gli investimenti. Questo annuncio è atteso con grande interesse sia dall’industria tecnologica che dalle autorità statunitensi.