Il divieto arriva in seguito alle accuse non confermate del Servizio di sicurezza federale russo (FSB) di spionaggio da parte delle agenzie di intelligence statunitensi attraverso i dispositivi Apple.
Secondo un recente rapporto del Financial Times, le autoritĂ russe hanno iniziato a vietare l’uso di prodotti Apple a migliaia di dipendenti statali per l’uso ufficiale dello Stato. A partire da lunedì, il Ministero del Commercio del Paese imporrĂ un divieto completo sull’uso degli iPhone per qualsiasi scopo lavorativo.
Il divieto, che è già in vigore o dovrebbe essere implementato in breve tempo anche in altre agenzie, tra cui il Ministero russo delle Telecomunicazioni e dei Mass Media, riguarda tutti i prodotti Apple. In alcuni casi, tuttavia, i dipendenti potranno continuare a utilizzare questi dispositivi per uso personale, purché non siano utilizzati per gestire la corrispondenza di lavoro.
Il divieto giunge in un periodo di tensioni crescenti tra Russia e Stati Uniti, intensificatesi a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina a febbraio 2022. In risposta a tale invasione, Apple ha prima interrotto l’accesso ad Apple Pay in Russia, per poi cessare completamente la vendita dei propri prodotti nel Paese.
L’adozione di questa misura restrittiva segue una dichiarazione rilasciata dal Servizio di sicurezza federale russo (FSB) a giugno, secondo cui i dispositivi Apple sarebbero stati utilizzati dalle agenzie di intelligence statunitensi per condurre operazioni di spionaggio. L’FSB sostiene che migliaia di iPhone, inclusi quelli utilizzati nelle missioni diplomatiche russe nei Paesi della NATO, siano stati “infettati” da un software di monitoraggio.
La Russia ha avanzato queste accuse senza fornire prove concrete e ha ulteriormente sostenuto che Apple avrebbe collaborato attivamente con i servizi segreti statunitensi, fornendo agli agenti “una vasta gamma di strumenti di controllo”. Apple ha rigettato queste accuse, affermando di non aver mai collaborato con alcun governo per creare un backdoor nei propri prodotti.
Questa mossa rispecchia il crescente desiderio del governo russo di ridurre la sua dipendenza dalla tecnologia straniera. Come segnalato dal Times, l’anno scorso il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che ordina alle istituzioni coinvolte nelle “infrastrutture informatiche critiche” di passare a software sviluppato in patria entro il 2025.
Il divieto dell’uso di prodotti Apple rappresenta l’ultimo capitolo di una saga in continua evoluzione che vede la Russia cercare di distanziarsi dalla tecnologia straniera e, in particolare, da quella statunitense. Nel contesto delle attuali tensioni geopolitiche, le implicazioni di tale decisione potrebbero estendersi ben oltre i confini del settore tecnologico.