La prossima generazione delle schede grafiche NVIDIA potrebbe essere un salto significativo rispetto alle attuali. La GPU RTX 5090, conosciuta con il nome in codice Blackwell, potrebbe utilizzerare il nodo di processo a 3 nm di TSMC,
NVIDIA continua a superare i propri record. Dopo aver lanciato la prima scheda grafica della serie GeForce RTX 40, la GeForce RTX 4090, nell’ottobre 2022, e aver rivelato al mondo la RTX 4080 a novembre dello stesso anno e la RTX 4070 Ti a gennaio 2023, l’azienda ha ora svelato l’ultima proposta della serie, la RTX 4070.
Questa serie ha visto la luce grazie all’innovativo nodo di processo a 4 nm di TSMC, il gigante dei semiconduttori con sede a Taiwan, il cui nodo è ampiamente utilizzato anche nel settore dei processori mobile. Nonostante il successo dell’attuale serie, l’attenzione si è già spostata sulla prossima generazione di schede grafiche, la serie RTX 50, che dovrebbe utilizzare il nodo di processo più avanzato di TSMC, un 3 nm.
TSMC ha fatto progressi straordinari con il suo nodo di processo a 3 nm, che dovrebbe portare a un salto significativo in termini di prestazioni. I numeri parlano da soli: il processo N3 offre una densità logica superiore del 60%-70% e prestazioni più elevate del 15%, il tutto con un consumo energetico ridotto del 30%-35% rispetto al nodo a 5 nm lanciato da TSMC nel 2020.
La differenza di prestazioni rispetto al nodo a 4 nm potrebbe non essere drastica, ma l’implementazione del nodo a 3 nm nella serie RTX 50 dovrebbe comunque portare a una significativa crescita delle prestazioni. Stando a quanto riportato da Hardware Times, le prossime GPU della serie RTX 50, conosciute con il nome in codice “Blackwell”, dovrebbero fare la loro comparsa nel 2024. Come per la serie RTX 40, queste schede grafiche utilizzeranno un design monolitico e, grazie all’utilizzo di un nodo di processo più piccolo, il numero di transistor potrebbe superare il miliardo, raggiungendo una densità di quasi 150 miliardi/mm².
Hardware Times rileva anche che Blackwell dovrebbe raggiungere core clock superiori a 3GHz e larghezze di bus fino a 512 bit. Ciò si tradurrebbe in larghezze di banda di memoria paragonabili a quelle della memoria HBM. Queste prestazioni, combinate con il miglioramento della densità logica e della efficienza energetica, potrebbero rappresentare un salto generazionale nel campo delle GPU.
In attesa del 2024, il mondo resta con il fiato sospeso. Il nodo a 3 nm potrebbe rappresentare la prossima frontiera nel campo delle schede grafiche, permettendo a NVIDIA di continuare a spingere i limiti di ciò che è possibile realizzare nel mondo delle GPU. La rivoluzionaria GPU RTX 5090 potrebbe non essere solo un passo avanti, ma un vero e proprio balzo verso il futuro dell’hardware grafico.