Camera Hub di sorveglianza, rotazione pan/tilt, Zigbee, video 2K, visione notturna, telecomando infrarossi, riconoscimento AI, compatibile HomeKit Secure Video.
L’ecosistema Aqara Home continua a stupirci grazie ai suoi device di assoluta qualità e design: G3 Camera Hub è il fiore all’occhiello del brand e racchiude in sé non solo una sofisticata videocamera per la sicurezza che registra video con risoluzione 2K e rotazione sui tre assi a 340°, ma anche un hub di controllo per tutti i dispositivi smart della famiglia Aqara Home, un sensore a infrarossi per il controllo dei dispositivi analogici e il supporto nativo a Apple HomeKit Secure Video, Google Home, Amazon Alexa e IFTTT.
Tramite una tecnologia di rilevamento delle immagini con AI, G3 Camera Hub individua e riconosce automaticamente le persone, gli animali e rileva anche i gesti fatti con le nostre mani: sarà possibile impartire comandi personalizzati con il solo movimento della mano o semplicemente, entrando in casa saremo riconosciuti. Grazie all’audio a due vie sarà possibile comunicare o ascoltare cosa succede all’interno della stanza e, come di consueto, tramite la rotazione pan/tilt sarà possibile tenere sotto controllo precise porzioni di campo visivo o zone di attività impostabili a piacere, ottenendo così il meglio della protezione per la nostra casa.
Caratteristiche e funzionalità
Camera Hub G3 riesce a riassumere tutte le principali funzioni di una camera di sorveglianza a partire dalla motorizzazione fino all’integrazione con gli altri sensori del brand e più in grande alla sua funzione di Hub generale per controllare anche vecchi dispositivi non smart ma dotati di ricevitore a infrarossi. Come per il precedente modello G2H che abbiamo già recensito – e che fino ad ora era il nostro cervello – G3 eredita proprio il concetto di nucleo domestico: sia che ci troviamo in ambiente Android sia iOS, abbiamo la possibilità di controllare il nostro ecosistema nativamente grazie a Apple Homekit o all’app Aqara. Ma iniziamo con ordine, elencando la prima dalle caratteristiche salienti: la rilevazione delle immagini.
Il sensore con risoluzione 2k cattura immagini nitide anche al buio e grazie all’asse rotante di 340° in orizzontale e 45° in verticale abbiamo la possibilità di vedere ogni angolo della nostra stanza. Tramite controllo remoto possiamo modificare il campo visivo nello spazio sia in manuale sia in automatico: oltre al classico movimento ad hoc, in particolare si può tracciare un percorso ricorrente per l’analisi dei punti chiave a intervalli regolari oppure impostare il tracciamento dei soggetti che si muovono – umani o animali. G3 offre la doppia modalità di connessione, sia su reti a 2,4 che a 5 GHz e grazie alla porta Type-C Video-Out per l’alimentazione e al supporto per Micro-SD fino a 128 GB garantisce una compatibilità totale per coloro che allestiscono un sistema di domotica di ultima generazione. L’analisi del volto e il riconoscimento dei gesti costituiscono una feature davvero innovativa per la gestione: in base alla persona che passa davanti all’obiettivo si possono avviare automazioni e scenari oppure impartire routine semplicemente con le posizioni delle dita della nostra mano.
Sebbene l’intelligenza artificiale sia davvero avanzata ritengo che questa abilità sia da utilizzare con saggezza: delegare operazioni semplici come l’accensione delle luci o lo spegnimento della tv sono ideali per i comandi con le mani mentre per azioni più importanti come sbloccare delle serrature è sempre meglio farlo con una vera analisi biometrica.
Molto simpatica è una routine da avviare con il simbolo dell’okey che può stupire gli ospiti restituendo l’accensione di luci colorate in salotto. L’altoparlante posto sul retro è forte e anche i due microfoni ascoltano molto bene l’audio domestico: si tratta quindi di un utile sistema a interfono per parlare in remoto a chi è a casa o ascoltare in caso avessero bisogno di aiuto. Tramite software vedremo che è possibile ricevere una notifica se il rumore riconosciuto è un grido d’aiuto o un pianto di un bambino. Come detto, G3 è molto più di un centro domotico del solo brand Aqara: grazie infatti al sensore a infrarossi che consente di replicare le funzioni dei nostri telecomandi analogici potremo con un solo hub e una sola app copiare ogni singolo tasto che vogliamo attivare in remoto o localmente e integrarlo con le automazioni dei dispositivi attuali. In particolare condizionatori e TV diventeranno tutto d’un tratto smart, gestibili nell’accensione, spegnimento e controllo completo.
Installazione e App
Aqara G3 supporta il protocollo Zigbee 3.0 IEEE 802.15.4 ed è quindi integrabile con altri dispositivi smart che dialogano attraverso questo standard. La procedura di associazione è davvero immediata. E’ possibile farlo tramite app Aqara ed è semplicissimo: basta premere l’icona ” + ” dedicata ai nuovi dispositivi. Trattandosi di un dispositivo-nucleo dovremmo impostare anche la connessione alla nostra rete WiFi e una volta completato il collegamento potremo utilizzare G3 come Hub di controllo per il nostro ecosistema. Un dettaglio utile: passando da G2H a G3 dovrete inizialmente mantenere entrambe le videocamere attive per poter spostare ciascun singolo dispositivo già associato alla precedente camera sulla nuova. Una volta completato anche l’aggiornamento software, tutti i precedenti accessori saranno riconosciuti correttamente dal nuovo cervello, ovvero G3. L’interfaccia di gestione del movimento di G3 è davvero molto intuitiva e ci permette di comandare puntualmente l’obiettivo sulla zona di nostro interesse.
In modalità automatica invece, esso seguirà le persone o gli animali all’interno della stanza, inviando una notifica se viene rilevato un movimento e tracciando cioè che è stato visto. Rispetto a una camera con obiettivo a campo fisso, G3 permette di tenere sotto controllo un intero ambiente. Ed è proprio in questa sua caratteristica che trova spazio l’utilità del trasmettitore a infrarossi. Come tutti sappiamo, gli apparecchi dotati di telecomando hanno bisogno di essere “puntati” per far sì che il segnale a infrarossi sia il più diretto possibile. Pensiamo ad esempio ad un condizionatore un po’ datato: per accenderlo con un tradizionale telecomando dobbiamo avere il telecomando in mano e puntarlo verso lo split. E’ vero che esistono in commercio diversi apparecchi che permettono di replicare il telecomando, ma anch’essi sono fissi, immobili. G3 risolve il problema della traiettoria del segnale proprio perchè può ruotare: nella mia stanza è presente un condizionatore basso a muro, una Tv, una soundbar e un profumatore da ambienti, tutti posti in angoli diversi, ad altezze diverse e ovviamente con telecomandi proprietari. Grazie a G3, finalmente, sono riuscito non solo ad avere una videocamera di sorveglianza a tutto tondo ma anche un controller ad infrarossi a 360°.
Ogni telecomando replicato risulta a tutti gli effetti un dispositivo dell’ecosistema Aqara, che a sua volta permette il controllo tramite le azioni del telecomando stesso: aggiungendo il pulsante on/off del condizionatore si crea l’accessorio condizionatore e la funzione tasto proprietaria. A questo punto il gioco è fatto: l’utente non dovrà far altro che creare una “Automazione” o condizione che preveda la pressione virtuale di quel tasto dato un determinato evento. Nel nostro caso, gli elementi in gioco sono tutti dentro la nostra stanza: dispongo di un hub –G3-, di un sensore di temperatura –TVOC– e di un dispositivo analogico di vecchia generazione –clima, cioè un condizionatore. E’ sufficiente quindi selezionare nel campo “IF ogni qualvolta che” Sensore di temperatura TVOC percepisce calore superiore a 26°, “THEN allora” G3 lancia un comando on/off a clima tramite infrarossi e lo accende. E così grazie all’occhio vigile di G3, possiamo risparmiare sulla bolletta!
Il risultato finale, appunto, è proprio quello della gestione a tutto tondo della nostra casa: G3 offre incredibili soluzioni per quanto riguarda l’integrazione anche e soprattutto riguardo la fase di prima installazione. Scegliendo questo dispositivo Aqara possiamo scordarci i limiti di compatibilità: tutto quello che abbiamo descritto può essere tranquillamente avviato tramite l’app Casa di Apple. Il protocollo HomeKit garantisce che tutti gli accessori siano compatibili tra di loro, di qualunque brand siano: su iPhone e iPad, il piacere di creare la propria scena domotica domestica diventa ancora più dettagliato con Secure Video che garantisce l’archiviazione sul proprio account Apple ID.
Ecosistema Aqara Home
Il nome Aqara deriva dal latino Acutulus “intelligente” e Ara “casa”: sia che la vogliamo chiamare in inglese “Smart Home” o in italiano “Domotica”, Aqara rappresenta l’emblema della “Casa Intelligente” a partire proprio dal suo nome.
L’ecosistema Aqara supporta fino a 128 dispositivi connessi attraverso un suo hub intelligente dialogando sul protocollo Wi-Fi Zigbee. Utilizzando l’IoT (“Internet of Things”), i prodotti di Aqara sono connessi tra di loro e alla casa intelligente: mangiatoie intelligenti per animali, campanelli doorbell, sensori di rilevamento di fumo e gas, dimmer e serrature smart saranno presto recensiti.
Al momento, i prodotti appartenenti all’Ecosistema Aqara Home sono già disponibili anche nel negozio online di Apple: il brand detiene il maggior numero di dispositivi integrabili con comandi più o meno complessi nei propri scenari domestici attraverso l’hub gestito da HomeKit.
Considerazioni finali
Come sempre, il design dei prodotti Aqara coniuga bellezza e eleganza con la semplicità di installazione e la facilità di utilizzo: Camera Hub G3 è davvero l’emblema di questo connubio e non solo controlla la famiglia di prodotti per la casa intelligente di Aqara ma addirittura funge da tramite per tutti i vecchi ecosistemi a infrarossi. La simpatica cover in gomma con le orecchie permette di mascherarla e renderla quasi un soprammobile, sempre vigile e di aiuto in casa.
Ottima è la connettività WiFi su reti a 5GHz, come pure l’uscita video out su USB-C. Molto apprezzata è anche l’intelligenza artificiale applicata al riconoscimento del volto: come detto, però, non si deve assolutamente confondere con una vera impronta biometrica. Per avere un buon risultato nell’analisi bisogna essere ben inquadrati dalla camera e non avrebbe senso metterla all’ingresso della casa per farci aprire la porta come in un film. Viceversa, all’interno dell’abitazione è utile la possibilità di creare routine “If Then” che abbiano come causa scatenante il riconoscimento del nostro volto e come effetto una qualche azione come per esempio l’accensione delle luci. Più intuitiva è l’avvio di un’ipotetica scena grazie ai gesti della mano: tutti in casa possono imparare facilmente un paio di comandi e impartirli alla camera proprio come si farebbe dando un cenno a un umano che capisce. Unica pecca è che il riconoscimento facciale esclude quello dei gesti e viceversa. Tolte queste piccole imperfezioni, Camera Hub G3 soddisfa pienamente se si considera la vera chiave di lettura di questo dispositivo: la sua funzionalità di hub domotico a 360° sia nello spazio sia nella compatibilità!
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