Siamo arrivati all’ottava generazione di Apple Watch e Apple affianca alla classica line up, un modello decisamente sopra le righe, una versione PRO di Apple Watch, come già abbiamo la possibilità di avere su iPhone. Perché chiamarlo Ultra?
Perché Apple Watch Ultra è un Apple Watch pompato fino al limite del possibile! Tradotto in termini pratici abbiamo un display più grande e luminoso, una precisione GPS mai vista, materiali costruttivi sulla carta iper resistenti come lo zaffiro ed il titanio, possibilità di essere usato come computer da immersione e soprattutto autonomia decisamente maggiorata, ma non ancora paragonabile ai concorrenti.
Iniziamo dalla prima differenza con Watch 8: dimensioni e materiali. Questo Ultra infatti è disponibile in una sola misura e cioè 49 millimetri di altezza, 44 di larghezza, 14,4 millimetri di spessore e 61,3 grammi di peso. Al polso risulta visivamente ingombrante, ma decisamente più leggero di quanto si possa immaginare. L’unica pecca è l’utilizzo sotto le camicie: non ci sta sotto tutte e spesso si è costretti a dover rinunciare ad abbottonare il polsino se quanto meno si vuole leggere l’orario di tanto in tanto.
Per quanto riguarda i materiali abbiamo il titanio per la cassa e il vetro zaffiro piatto a protezione del display. La curvatura dello schermo dell’Apple Watch standard, qui lascia il posto ad un display piatto che alla presentazione mi fece storcere il naso, ma che ora non posso fare altro che ammirare.
Il display è un OLED LTPO con funzione always-on e soprattutto una luminosità che arriva a ben 2.000 nits, il doppio rispetto a Apple Watch 8, il che si tramuta in una visibilità eccezionale all’aperto e alla luce diretta del sole. Peccato per il bordo nero lungo la cornice che, con quadranti chiari, stona un po’ con l’eleganza complessiva del dispositivo.
Apple Watch Ultra è un orologio destinato praticamente ad ogni tipo di sport, quindi non può che essere super resistente e lui lo è all’acqua fino a 100 metri di profondità, anche se alle immersioni in realtà fino a 40 metri con tanto di certificazione EN13319, alla polvere con certificazione IP6X e ha superato i test militari MIL-STD 810H per altitudine, shock termici, immersione, congelamento, ghiaccio, pioggia gelata, urti e vibrazioni. La temperatura operativa al polso va da -20 a 55°C e quella in immersione da 0 a 40°C.
I sensori sono parecchi, troviamo quello di indicazione della profondità, indispensabile come computer da immersione, visto che viene realizzato anche per questo scopo, il sensore di temperatura dell’acqua, quello della nostra temperatura corporea ma specifico per uso femminile, una bussola, l’altimetro, il cardiofrequenzimetro ottico che invia notifiche in caso di frequenza cardiaca troppo alta o bassa ed il sensore dei livelli di ossigeno nel sangue.
Le funzioni software, ad eccezione dell’app Ocean+ per le immersioni, sono le stesse di Apple Watch 8, con la nuova bussola che permette di salvare delle posizioni per poi tornare sui nostri passi indicandoci solo la direzione verso la quale andare, il rilevamento di frequenza cardiaca ed ossigeno e quello degli incedenti stradali oltre che le cadute, introdotto con il serie 7.
Di default possiamo sfruttare la versione cellular, utile per usare Apple Watch separatamente da iPhone, grazie ad un piano dati dedicato.
Il microfono con altoparlante è finalmente performante e davvero utile per le chiamate in vivavoce, sia in entrata che in uscita.
Altoparlante che può essere sfruttato come sirena d’emergenza da 87 decibel, che in caso di necessità ci permetterà di essere uditi fino a oltre 100 metri di distanza.
Molto utile il Tasto Azione, arancione, situato nella parte opposta della corona digitale e personalizzabile tramite l’app Watch su iPhone con alcune azioni rapide.
Capitolo cinturini: tutti compatibili quelli delle taglie 42/44/45 mm, nonostante l’attacco di Apple Watch Ultra sia da 49 mm. Tuttavia per quelli delle primissime generazioni o su alcuni di terze parti, si fa fatica ad agganciarlo. Il cinturino Alpine Loop è molto bello ma anche scomodo da mettere e togliere. Ho visto in Apple Store quelli Trail Loop e Ocean, molto bello il primo quanto orribile il secondo, con prezzi di vendita totalmente senza senso.
A colpirmi sono stati il peso, decisamente l’aspetto che mi ha stupito di più, l’elevatissima precisione del GPS e naturalmente l’autonomia. Con un utilizzo standard, si arriva tranquillamente a 2 giorni pieni prima di riporlo in carica, che con il risparmio energetico si tramutano in 3. Quest’ultima funzione lavora davvero molto bene perché blocca le attività a step, eliminando prima quelle che usate meno, evitando così che l’utente si accorga di averla attivata.
Altro aspetto da non sottovalutare è la dimensione del display che essendo più largo, agevola notevolmente la risposta ai messaggi tramite tastiera.
Come avrete capito questo Apple Watch Ultra mi è davvero piaciuto, l’ho trovato completo e finalmente con un’autonomia ideale e migliorata rispetto alla solita di tutti gli Apple Watch, che non andava oltre il giorno pieno di utilizzo.
Il vero problema? Il prezzo è completamente fuori controllo. 1.009 euro per uno smartwatch, che comunque non potrà mai sbaragliare la concorrenza della fascia di orologi con la quale vuole competere (perché chi è abituato ad usare Garmin, continuerà a farlo), lo trovo solamente indirizzato verso una fascia di pubblico che desidera avere uno status symbol al polso, un “Rolex” tecnologico forse giusto per vantarsi di poterselo permettere.
Praticamente è solo per gli uomini col polso grande! Escluse le altre categorie, soprattutto le donne col polso sottile come me! Discriminatorio!☹️
Ciao! Grazie per aver letto l’articolo e visto il video. Si, diciamo che per le donne è un po’ borderline. E’ decisamente grande se si ha un polso sottile, ma non è pensato per essere uno smartwatch per tutti. E’ decisamente un prodotto di nicchia, per chi fa sport estremi o per grandi appassionati di prodotti tech.