La società Razer, leader nella tecnologia per il gaming, indaga su un presunto attacco informatico che avrebbe compromesso una grande mole di dati sensibili. L’hacker chiede un riscatto in criptovaluta, ma l’azienda non ha ancora confermato il furto.
L’azienda di tecnologia Razer, nota per le sue soluzioni hardware e software per il gaming, potrebbe essere stata vittima di un attacco informatico di vasta portata. Un utente di un forum specialistico ha infatti dichiarato di aver sottratto una significativa quantità di dati sensibili dalla società, tra cui il codice sorgente del sito, chiavi crittografiche e diversi database.
Nonostante le gravi affermazioni dell’hacker, Razer non ha ancora confermato l’incidente. L’azienda ha però dichiarato di essere consapevole della situazione e di aver avviato le dovute indagini. Nel frattempo, gli utenti del sito dell’azienda hanno riscontrato un’interruzione di tutte le sessioni attive e un’imposizione di reset delle password, segnali che indicano un possibile problema di sicurezza.
L’hacker, nel suo post sul forum, ha posto una condizione per la restituzione dei dati: un riscatto di 100.000 dollari, da pagarsi nella criptovaluta Monero (XMR). Nonostante la somma possa sembrare relativamente modesta rispetto ai riscatti usualmente richiesti in situazioni simili, c’è un aspetto che distingue questo caso: l’hacker ha lasciato intendere di poter vendere “copie” multiple dei dati rubati, contrariamente ai tradizionali attacchi ransomware che prevedono un’unica transazione.
Razer non ha ancora risposto alle richieste di chiarimenti da parte dei giornalisti di BleepingComputer, i quali hanno tuttavia verificato l’esistenza di alcuni degli account citati dall’hacker. Il cybercriminale non ha fornito dettagli sufficienti per confermare un effettivo furto di informazioni private sensibili, lasciando un alone di incertezza sulla situazione.
Questo incidente non rappresenta la prima esperienza di Razer con i problemi di sicurezza. Nel 2020, un ricercatore di sicurezza aveva scoperto un database non criptato dell’azienda, liberamente accessibile e contenente dati dettagliati di oltre 100.000 clienti. In quel caso, non si è mai appurato se qualcuno avesse effettivamente sfruttato la falla di sicurezza, ma l’incidente aveva creato un precedente preoccupante.
Adesso, la questione di come Razer gestirà questa potenziale crisi di sicurezza e l’impatto che avrà sulla fiducia dei suoi utenti rimane aperta. Gli esperti di sicurezza informatica sottolineano l’importanza di prendere seriamente queste minacce, indipendentemente dal fatto che l’attacco sia confermato o meno. Per le aziende come Razer, la sicurezza dei dati dei clienti è un aspetto fondamentale per mantenere la fiducia del pubblico e la reputazione sul mercato.