Innovazione e stile si fondono nel Rabbit R1, l’adorabile quadratino arancione che promette di trasformare l’Interazione con l’intelligenza artificiale.
Al CES 2024 di Las Vegas, la startup Rabbit ha introdotto un concetto rivoluzionario nel campo degli assistenti virtuali, sfidando le implementazioni tradizionali come Siri e Alexa. La visione di Rabbit è quella di un mondo in cui le app vengono sostituite da conversazioni interattive, e il loro nuovo dispositivo, Rabbit R1, è un’innovazione verso questa direzione.
L’R1, il primo dispositivo lanciato da Rabbit, è un quadratino oggettivamente adorabile in una vivace tonalità di arancione. Nonostante alcuni possano dubitare della necessità di un gadget dedicato all’assistente virtuale, è difficile resistere al suo fascino estetico, merito del design innovativo di Teenage Engineering. Il dispositivo è dotato di un piccolo schermo touchscreen da 2,88 pollici, una rotella di scorrimento analogica, due microfoni, un altoparlante e una fotocamera rotante a 360 gradi, descritta come un “occhio rotante”.
L’interazione principale con l’R1 avviene tramite il pulsante “Push-to-Talk”, che attiva Rabbit OS per l’ascolto. Una volta attivato, una testa di coniglio stilizzata appare sullo schermo, muovendosi lentamente mentre ascolta e risponde alle domande o compie i compiti assegnati. Rabbit R1 promette di essere un assistente versatile, in grado di gestire una varietà di attività, come prenotare un Uber, fornire ricette o rispondere a domande di cultura generale.
La principale innovazione tecnologica di Rabbit si trova nel suo Large Action Model (LAM). Questo sistema è stato progettato per interagire con le interfacce utente piuttosto che con API o applicazioni. In pratica, funziona come una versione sofisticata di una macro, potendo essere addestrato a svolgere qualsiasi compito che un’interfaccia utente possa eseguire. Durante la dimostrazione al CES, il fondatore e CEO Jesse Lyu ha mostrato come il Rabbit OS potesse essere addestrato a generare un’immagine utilizzando Midjourney via Discord, una funzione che poi potrebbe ripetere su richiesta.
In termini di privacy, il Rabbit R1 ha una caratteristica distintiva: la sua fotocamera rotante è di default rivolta verso l’alto del corpo, agendo come un otturatore. Questa si attiva solo quando è necessario, come nella dimostrazione in cui Lyu ha utilizzato l’R1 per suggerire una ricetta “a basso contenuto calorico” basandosi sul contenuto di un frigorifero.
Nonostante l’interesse generato dall’R1, rimangono ancora molte domande senza risposta, soprattutto in termini di durata della batteria e di facilità d’uso per l’utente medio. Rabbit dichiara che la batteria dura “tutto il giorno”, ma restano da chiarire i dettagli specifici di cosa ciò significhi in termini pratici.
Ciò che è noto, tuttavia, è che l’R1 ha un prezzo di 199 dollari ed è già disponibile per il preordine, con consegne previste per marzo o aprile. Con il suo adorabile design e le sue promettenti capacità funzionali, Rabbit R1 potrebbe rappresentare un importante evoluzione degli assistenti virtuali, offrendo un’alternativa più naturale e intuitiva rispetto ai dispositivi tradizionali.