Qualcomm potrebbe riprendere la partnership con Samsung per la produzione del futuro Snapdragon 8 Gen 5, riaffidandosi alle fonderie sudcoreane per i chip a 2 nm.
Dopo alcuni anni di lontananza, Qualcomm potrebbe riprendere la sua collaborazione con Samsung per l’assemblaggio del futuro Snapdragon 8 Gen 5. La notizia arriva direttamente dall’amministratore delegato di Qualcomm, Cristiano Amon, e suggerisce una strategia di “doppia fornitura” che potrebbe rivelarsi fondamentale per affrontare le sfide della produzione di chip da 2 nanometri.
Attualmente, la produzione e l’assemblaggio dei chip Qualcomm si concentrano presso TSMC, ma il passaggio ai 2 nm richiederà sforzi notevoli e una gestione complessa. Anche se la ripresa della partnership con Samsung è ancora una speculazione e nessun contratto è stato firmato, l’idea di una collaborazione potrebbe semplificare molte operazioni tra le due aziende.
Qualcomm ha spostato la produzione su TSMC dopo aver incontrato diversi problemi con la produzione dello Snapdragon 8 Gen 1 da 4 nm. I problemi includevano surriscaldamento, bassa efficienza energetica e prestazioni inferiori alle aspettative. Per questo motivo, alcuni analisti ritengono che Qualcomm dovrebbe effettuare dei test con Samsung prima di decidere se produrre lo Snapdragon 8 Gen 5 con il processo a 2 nm.
Il tasso di rendimento è un punto critico da considerare, dato che Qualcomm ha avuto problemi anche con questo aspetto nello Snapdragon 8 Gen 1. La capacità di Samsung di garantire un alto tasso di rendimento potrebbe influenzare la decisione finale di Qualcomm.
La strategia di “doppia fornitura” potrebbe offrire a Qualcomm la flessibilità necessaria per affrontare le crescenti esigenze del mercato e le sfide tecniche associate alla produzione di chip avanzati. Collaborare con due giganti del settore come TSMC e Samsung potrebbe permettere a Qualcomm di distribuire i rischi e massimizzare l’efficienza produttiva.
Qualora la partnership venisse confermata, Qualcomm e Samsung potrebbero trovarsi a gestire una delle produzioni di chip più avanzate e complesse al mondo. Con l’avvento dei 2 nm, le prestazioni dei dispositivi potrebbero migliorare notevolmente, offrendo ai consumatori esperienze d’uso superiori e una maggiore efficienza energetica.