Qualcomm ha completato l’acquisizione di Nuvia per 1,4 miliardi di dollari. Lo scopo è quello di potenziare i progetti di chipset personalizzati con l’obiettivo di realizzare prodotti potenti e per più categorie. Ma ARM ritiene che Qualcomm intendesse trasferire le licenze di Nuvia senza consenso e per questo l’ha citata in giudizio.
ARM avrebbe tentato di risolvere il problema quando le licenze di Nuvia sono scadute a marzo, ma secondo l’azienda britannica di progettazione di chip Qualcomm non ha rispettato la sua parte dell’accordo. Sebbene Qualcomm non abbia ancora commentato, ARM ha rilasciato una dichiarazione in merito all’azione intrapresa contro il suo partner: “ARM è orgogliosa del suo ruolo di innovatore delle IP dei semiconduttori più importanti al mondo e dei miliardi di dispositivi che funzionano con ARM. Questi risultati tecnologici hanno richiesto anni di ricerca e costi significativi e devono essere riconosciuti e rispettati. Come azienda che si occupa di proprietà intellettuale, è nostro dovere proteggere i nostri diritti e quelli del nostro ecosistema. Lavoreremo con forza per proteggere ciò che ci spetta di diritto e siamo certi che i tribunali ci daranno ragione“.
Il succo del discorso è che ARM vuole che Qualcomm elimini i progetti di chip prodotti da Nuvia prima della sua acquisizione.
Nuvia è importante per Qualcomm, poiché quest’ultima non progetta i propri chip ma concede in licenza i progetti di ARM. Con l’acquisizione, Qualcomm sarebbe in grado di sviluppare chip ARM personalizzati, come Apple, e così potremmo avere prodotti migliorati per il mercato dei computer portatili oltre al fatto che ciò permetterebbe a Qualcomm di competere con Apple ed anche con Intel e AMD, poiché non avrebbe bisogno di affidarsi a licenze di progettazione per portare a termine il lavoro.
Questi progetti sono però a rischio nel caso vi dovesse essere una lunga battaglia legale fra le due aziende.