La disputa legale tra Arm e Qualcomm minaccia la produzione dei chip Snapdragon. Arm potrebbe revocare la licenza, mettendo a rischio il futuro di Qualcomm.
Il futuro dei processori Snapdragon di Qualcomm potrebbe essere in bilico. Arm Holdings sta valutando di revocare la licenza di proprietà intellettuale concessa a Qualcomm, una scelta che potrebbe compromettere l’utilizzo delle tecnologie fondamentali come l’architettura Arm e il set di istruzioni, alla base di chip come il recente Snapdragon 8 Elite.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, Arm ha notificato a Qualcomm un preavviso di 60 giorni per la risoluzione del contratto di licenza. Se le due aziende non dovessero raggiungere un accordo entro questo periodo, Qualcomm potrebbe trovarsi a dover interrompere la vendita di alcuni prodotti o affrontare una causa con potenziali danni economici ingenti.
La disputa tra Arm e Qualcomm ha radici profonde, legate a una battaglia legale iniziata due anni fa. Tutto è partito dall’acquisizione di Nuvia, una startup specializzata nella progettazione di chip, fondata da ex ingegneri Apple, che Qualcomm ha comprato nel 2021 per 1,4 miliardi di dollari. Secondo Arm, Qualcomm non ha rispettato gli accordi contrattuali, non rinegoziando i termini dopo l’acquisizione di Nuvia, che era già una licenziataria della tecnologia Arm.
Arm ha anche chiesto a Qualcomm di distruggere tutti i progetti creati da Nuvia prima dell’acquisizione. Secondo la causa originale intentata da Arm presso un tribunale del Delaware, quei progetti non possono essere trasferiti senza il permesso esplicito di Arm. Qualcomm, dal canto suo, sostiene che l’accordo di licenza preesistente copra anche le attività di Nuvia, escludendo la necessità di una rinegoziazione.
In particolare, i chip Snapdragon X Elite, Snapdragon X Plus e Snapdragon 8 Elite, equipaggiati con una CPU Oryon basata su un design personalizzato di Nuvia, potrebbero essere i più colpiti da questa disputa. Se Qualcomm dovesse perdere la licenza, la sua capacità di sviluppare e vendere questi processori potrebbe essere seriamente compromessa.
Gli analisti di mercato, tra cui Tamlin Bason e Kunjan Sobhani di Bloomberg Intelligence, ipotizzano che Arm stia semplicemente cercando di guadagnare una posizione di forza in vista del processo legale fissato per il 16 dicembre. Secondo loro, la questione si risolverà probabilmente con una licenza rinegoziata, che permetterà a Qualcomm di continuare a personalizzare i design Arm, ma a un tasso di royalty più elevato.
Un portavoce di Qualcomm ha definito la mossa di Arm come un tentativo di interrompere il processo legale in corso, ritenendo infondata la richiesta di risoluzione del contratto. Arm, invece, ha scelto di non commentare ulteriormente la questione.