PS5 Pro: un successo di nicchia? Vediamo i fattori che potrebbero influenzare le vendite della console Sony e le prime reazioni del pubblico.

Sony ha finalmente svelato la PS5 Pro, ma l’attenzione si è subito spostata sul suo prezzo, che ha scatenato ampie discussioni tra appassionati e analisti. La nuova console verrà venduta a 799,99 euro, una cifra che la rende ben 350 euro più costosa della versione PS5 Slim senza lettore ottico.

Le aspettative iniziali erano leggermente diverse. Prima dell’annuncio, si pensava che il prezzo della PS5 Pro sarebbe rimasto intorno ai 600/650 euro, una stima che già destava preoccupazione tra gli analisti, i quali temevano che avrebbe limitato il potenziale di vendita. Ora, con un prezzo decisamente più alto, le domande sull’impatto sul mercato sono cresciute. Secondo Ampere Analysis, nonostante il costo elevato, le vendite potrebbero comunque raggiungere circa 1,3 milioni di unità nel periodo di lancio, un numero simile a quello della PS4 Pro nel 2016. Tuttavia, sul lungo termine, si prevede che la Play Station 5 Pro potrebbe fermarsi a 13 milioni di unità vendute entro il 2029, rispetto ai 14,5 milioni della generazione precedente.

Un aspetto interessante è che, pur con vendite leggermente inferiori, il prezzo elevato della PS5 Pro potrebbe aiutare Sony a mantenere o addirittura aumentare i margini di profitto. Secondo l’analista Harding-Rolls, il prezzo alto sarà un ostacolo per alcuni consumatori, ma la fedeltà al marchio PlayStation potrebbe comunque spingere una buona parte del pubblico a pagare il prezzo premium. Per questi utenti, il costo è meno rilevante, soprattutto in un mercato dove manca una concorrenza diretta.

Le impressioni “a caldo” del pubblico però sembrano raccontare, almeno per ora, una storia diversa. La reazione del pubblico al prezzo della PS5 Pro è stata prevalentemente negativa. Il trailer ufficiale di PS5 Pro su YouTube, con 1,5 milioni di visualizzazioni e 200mila reazioni, ha registrato una differenza tra i mi piace e non mi piace, con netta vittoria dei secondi, e un gran numero di commenti negativi. Questo evidenzia una certa delusione da parte degli utenti, che hanno criticato soprattutto il prezzo elevato e l’assenza di una base compresa.

La sfida per Sony sarà capire se questo malcontento si tradurrà in scarse vendite. I preordini, che apriranno il 26 settembre, rappresenteranno il primo vero banco di prova. Se le vendite iniziali saranno inferiori alle aspettative, Sony potrebbe essere costretta a rivedere la strategia di prezzo o proporre offerte più interessanti. Al contrario, se le innovazioni introdotte convinceranno i fan e i preordini andranno bene, seguendo così le previsioni degli analisti, l’azienda giapponese potrebbe superare questa ondata di critiche iniziali senza troppi danni.

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Carolina Napolano
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