Con il via libera della Commissione Bilancio del Senato alla rimodulazione dei fondi, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina si avvicina alla concretizzazione, segnando un momento storico per l’infrastruttura italiana.
L’ambizioso progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ha compiuto un passo decisivo verso la sua realizzazione. Dopo giorni di intensi dibattiti politici, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento del Governo che prevede una significativa rimodulazione dei fondi destinati a questo progetto infrastrutturale. La decisione ha come fulcro il trasferimento di una parte delle risorse finanziarie, inizialmente allocate per altre opere infrastrutturali in Sicilia e Calabria, verso il ponte.
Il costo complessivo dell’opera è stato confermato a 11,6 miliardi di euro. Di questa somma, 9,3 miliardi saranno coperti direttamente dallo Stato italiano. I rimanenti 2,3 miliardi di euro saranno finanziati attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, a disposizione delle regioni interessate. L’obiettivo fissato è quello di completare i lavori entro il 2032.
La ripartizione dettagliata dei fondi statali, che ammontano a 9.312 milioni di euro, è stata programmata per i prossimi anni. Si prevede un investimento di 607 milioni di euro nel 2024, seguito da 885 milioni nel 2025, incrementando progressivamente fino a raggiungere una quota di 260 milioni nel 2032.
Per quanto concerne i 2,3 miliardi di euro di competenza regionale, 718 milioni provengono dalla riduzione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione a livello centrale. Altri 1,6 miliardi saranno ottenuti tramite il taglio delle risorse dello stesso fondo per il periodo 2021-2027, destinate in origine a Sicilia e Calabria. Questi fondi verranno erogati in diverse tranche a partire dal 2024, con un contributo significativo di 940 milioni previsto per il 2027.
L’inaugurazione dei cantieri è attesa per il 2024, segnando l’avvio ufficiale di uno dei progetti più discussi e attesi nel settore infrastrutturale italiano.
La Legge di Bilancio, che incorpora queste novità, verrà discussa in aula mercoledì 20 dicembre alle 17.00. Un primo voto è previsto per la mattina di venerdì, dopodiché il provvedimento passerà alla Camera per l’approvazione finale, attesa per fine anno.