È previsto che l’industria del PC gaming raggiunga la sua piena ripresa sul mercato globale solo nel 2024. Ecco tutti i dettagli di seguito.
Il settore dell’hardware gaming per PC sta vivendo una fase di crisi che sembra destinata a protrarsi ancora per tutto l’anno. Secondo gli analisti di Jon Peddie Research, infatti, il 2023 vedrà ancora una contrazione del mercato, per poi riprendersi nel 2024 ed espandersi ulteriormente nel 2025. Questo, tuttavia, non significa che si raggiungeranno i livelli del passato: il fatturato del settore nel 2022 è stato di 42,09 miliardi di dollari, mentre nel 2021 si era arrivati addirittura a 68,567 miliardi.
Le cause di questa contrazione sono molteplici. In primo luogo, il 2021 è stato un anno anomalo di prosperità generale, dovuta soprattutto alla pandemia di COVID-19 e alla mania del mining delle criptovalute. In secondo luogo, il rientro dell’emergenza sanitaria nel 2022, unitamente all’inizio della guerra in Ucraina, ha creato un momento di incertezza economica che ha influito sulla generale diffidenza dei consumatori nel futuro. L’aumento dell’inflazione, decine di migliaia di licenziamenti nel settore tech e la prudenza nell’acquisto di prodotti costosi come PC gaming hanno contribuito a determinare questo calo del fatturato.
Secondo le previsioni degli analisti, saranno soprattutto i produttori stessi a favorire questa contrazione del mercato. La maggior parte di essi, infatti, si concentrerà sulla fascia alta del mercato, a discapito di quella intermedia. Solo Intel, con le sue schede grafiche discrete Arc, darà una spinta al segmento entry level, che è quello che sembra destinato a crescere maggiormente nei prossimi anni. Anche i display saranno oggetto di una grande attenzione, soprattutto quelli ultra-wide con risoluzioni fino a 8K.
In ogni caso, la situazione di crisi del settore dell’hardware gaming per PC sembra essere destinata a perdurare ancora per qualche tempo. Tuttavia, gli analisti di Jon Peddie Research sono fiduciosi che la situazione possa migliorare nel medio termine, soprattutto grazie alla crescita del mercato entry level. C’è da sperare che le aziende produttrici rispondano a questa sfida, cercando di offrire prodotti di maggiore qualità a prezzi più accessibili per riconquistare la fiducia dei consumatori.