Gli utenti di Outlook sono stati inondati di spam per diverse ore durante la notte del 21 febbraio 2023. Gli ingegneri di Microsoft sono riusciti a risolvere il problema, ma le segnalazioni continuano ad arrivare.
Migliaia di utenti di Microsoft Outlook si sono lamentati di aver ricevuto decine di e-mail spazzatura nel loro client di posta elettronica. L’incidente tecnico che ha colpito Microsoft per più di nove ore ha reso inoperante il filtro antispam, con le conseguenze che conosciamo. I messaggi sull’interruzione del servizio sono arrivati da tutto il web: le e-mail che normalmente sarebbero state classificate come spazzatura sono finite nella casella di posta principale.
Come afferma un membro di Reddit RishiRich, “L’impostazione che sembra non funzionare è: Posta indesiderata > Filtri > Fidati solo delle e-mail provenienti da indirizzi presenti nel mio elenco di mittenti e domini e da mailing list sicure [ma] non viene filtrato nulla”. Un altro utente ha aggiunto: “Ho ricevuto 36 e-mail di spam nella mia casella di posta nelle ultime due ore. Questo succede da troppo tempo e peggiora di ora in ora”.
Il filtro antispam di Outlook era rotto e lasciava passare la posta indesiderata
I team dell’azienda hanno lavorato tutta la notte e il problema è, a priori, risolto. La piattaforma di monitoraggio dei servizi indica che non ci sono problemi da segnalare. Le applicazioni Microsoft purtroppo conoscono bene questo tipo di problemi. Poco meno di un anno fa, nel gennaio 2023, migliaia di utenti in Europa e in Asia non hanno potuto inviare e-mail o effettuare chiamate.
Microsoft ha raggruppato tutto il software della suite Office sotto il nuovo nome di Microsoft 365. Riunire diverse decine di applicazioni sulla stessa piattaforma e garantire che funzionino in armonia è una sfida. Tanto più che l’azienda di Redmond sta proponendo sempre più funzionalità che sfruttano l’intelligenza artificiale nelle sue applicazioni, con conseguenze talvolta spiacevoli. L’intelligenza artificiale utilizzata in Bing ora minaccia i suoi utenti ed evita domande scomode.