OSOM, l’azienda fondata da Andy Rubin e nota per i suoi smartphone incentrati sulla privacy, sta per chiudere. Ecco i motivi dietro questo fallimento.

OSOM, l’azienda nata dopo la caduta di Essential di Andy Rubin, fondatore di Android, si prepara a chiudere i battenti questa settimana. Fondata nel 2020, OSOM sembrava destinata a un futuro promettente nel mercato della tecnologia, ma la sua corsa si sta concludendo prima del previsto. L’acronimo OSOM, che sta per “Out of Sight, Out of Mind”, ha lanciato il suo primo dispositivo, l’OV1, un telefono Android nel 2022, con l’obiettivo di conquistare il mercato con un forte focus sulla privacy. Tuttavia, lo smartphone è stato macchiato dal legame con il mondo delle criptovalute, un settore che ha visto alti e bassi negli ultimi anni.

Il brand non si è fermata al lancio del solo smartphone. L’azienda ha introdotto anche un cavo per la privacy, un accessorio innovativo che permetteva agli utenti di controllare la trasmissione dei dati USB con un semplice interruttore. L’attenzione alla privacy sembrava essere il punto di forza di OSOM, ma le cose non sono andate come previsto. I segreti dell’azienda, specializzata in prodotti incentrati sulla protezione dei dati, non sono rimasti tali. All’inizio di questa settimana, è stata rivelata una storia di appropriazione indebita che coinvolge direttamente il CEO di OSOM, Jason Keats.

La notizia della chiusura di OSOM è stata resa nota per la prima volta da Mishaal Rahman in una pubblicazione di Android Authority. Secondo quanto riportato, lo smartphone OSOM OV1 non è riuscito a imporsi sul mercato, nonostante le iniziali speranze. La partnership con Solana, un nome importante nel mondo delle criptovalute, sembrava essere una ancora di salvezza per OSOM. La collaborazione aveva infatti permesso di finanziare la produzione dell’OV1, successivamente rinominato Saga, sotto il marchio Solana. Purtroppo, le cose non sono andate come previsto e la partnership con Solana si è conclusa in modo brusco. A marzo di quest’anno, Solana ha deciso di non rinnovare l’accordo con OSOM per lo sviluppo del Saga 2, segnando l’inizio della fine per l’azienda.

Con la chiusura imminente, OSOM lascia dietro di sé un mix di innovazione e controversie. L’idea di focalizzarsi sulla privacy e sulla sicurezza dei dati aveva sicuramente del potenziale, ma la gestione interna e le difficoltà nel mantenere partnership strategiche si sono rivelate ostacoli insormontabili. La breve vita di OSOM nel panorama tecnologico serve da promemoria delle sfide che le startup devono affrontare, anche quando sono guidate da veterani del settore come Jason Keats.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.