OpenAI pronta a lanciare un assistente multimodale basato su ChatGPT, in grado di competere con Google Assistant, Gemini e Siri. Un nuovo potenziale concorrente nel panorama della ricerca e dell’intelligenza artificiale.
Negli ultimi tempi, si è diffusa l’idea che OpenAI, la società dietro il successo di ChatGPT, potrebbe introdurre un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, sfidando direttamente il dominio di Google Search. Tuttavia, recenti sviluppi suggeriscono una direzione diversa. Nonostante le iniziali speculazioni, sembra meno probabile che OpenAI stia lavorando a un motore di ricerca tradizionale.
Secondo quanto riportato da The Information, le voci più recenti indicano che OpenAI potrebbe invece annunciare un assistente multimodale nel prossimo evento programmato per lunedì. Questo non sarebbe un motore di ricerca nel senso tradizionale, ma offrirebbe comunque la possibilità di eseguire ricerche utilizzando la potenza dell’intelligenza artificiale.
L’assistente multimodale avrebbe la capacità di gestire vari tipi di input, non solo testo. Per esempio, potrebbe interagire con una fotocamera, elaborare informazioni provenienti dal mondo reale e fornire all’utente dati o traduzioni in base a ciò che la camera visualizza. Un tipo di tecnologia che permetterebbe agli utenti di puntare la fotocamera su un cartello in una lingua straniera, chiedere a ChatGPT di identificarlo e tradurlo, e ottenere una risposta immediata dall’intelligenza artificiale.
Se questo concetto vi suona familiare, è perché funzionalità simili sono già presenti in strumenti come Google Lens e Google Assistant, e più recentemente in Google Gemini. OpenAI, tuttavia, potrebbe unire queste capacità in un’unica interfaccia, rendendo il suo assistente un diretto concorrente di Gemini, nonché di Google Assistant e Siri di Apple.
L’evento di lancio di OpenAI è fissato per domani lunedì 13 maggio alle ore 10:00 PT (19:00 in Italia), proprio il giorno prima dell’inizio del Google I/O, dove si prevede che Google annunci nuove funzioni di intelligenza artificiale. La tempistica prevista suggerisce una strategia deliberata da parte di OpenAI per posizionarsi come un serio concorrente nel mercato dell’intelligenza artificiale, sfidando non solo Google ma anche altri giganti della tecnologia come Apple.