L’amministratore delegato di OpenAI ha dichiarato che l’azienda non sta attualmente addestrando GPT-5 e che non ha in programma di farlo nel prossimo futuro.
OpenAI blocca l’aggiornamento dell’LLM GPT-5 per rispondere alle preoccupazioni relative alla privacy degli utenti. Durante un evento a MIT sul futuro dell’intelligenza artificiale, il CEO Sam Altman ha confermato che l’LLM GPT-5 non sarà sviluppato per un bel po’ di tempo, smentendo le voci che circolavano del suo imminente arrivo, e ha aggiunto che ci sono importanti problemi di sicurezza che devono essere affrontati e risolti prima di procedere con lo sviluppo di una versione più potente. Questa decisione sembra essere in linea con le richieste del Garante della privacy italiano e degli omonimi europei che hanno espresso preoccupazioni in merito al recente chatbot ChatGPT, sviluppato da OpenAI, per le sue implicazioni sulla privacy degli utenti.
Tuttavia, alcuni critici fanno notare che bloccare momentaneamente lo sviluppo di GPT-5 potrebbe essere solo una mossa tattica di marketing, visto che OpenAI potrebbe tranquillamente migliorare GPT-4 senza cambiarne il nome. La numerazione incrementale potrebbe essere solo una trovata di marketing per convincere i consumatori ad acquistare la versione più recente del software o dell’hardware. Nonostante ciò, il blocco temporaneo potrebbe anche evitare ulteriori blocchi e preoccupazioni relative alla privacy degli utenti, che potrebbero causare danni economici e d’immagine difficilmente recuperabili per OpenAI.
La questione della privacy degli utenti ha preso risonanza europea e il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha deciso di avviare una task force su ChatGPT, la chatbot sviluppata da OpenAI, per promuovere la cooperazione e lo scambio di informazioni su eventuali iniziative per l’applicazione del Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR).
Inoltre, la famosa lettera aperta firmata da Elon Musk e da ricercatori del settore noti a livello globale, chiedeva di sospendere lo sviluppo di LLM più potenti di GPT-4 per dare il tempo di valutare rischi e prendere decisioni per regolamentare al meglio questo delicato segmento. Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha criticato questa lettera perché, a suo dire, mancano la maggior parte delle sfumature tecniche che indichino precisamente cosa vada messo in pausa.
Il blocco temporaneo dell’aggiornamento dell’LLM GPT-5 sembra essere una mossa saggia da parte di OpenAI, che dimostra di aver ascoltato le preoccupazioni dei Garanti della privacy e dei critici del settore. Tuttavia, la questione è ancora aperta e richiederà un’attenzione costante e un costante miglioramento per garantire la tutela dei diritti e delle libertà degli utenti.