Dalla fusione con OPPO, OnePlus ha annunciato importanti cambi di passo sia a livello hardware che a livello software. Nel primo caso, lo abbiamo visto da come la serie Nord ha preso il sopravvento e come la fascia alta sia stata stratificata. Nel secondo caso, le ultime edizioni della OxygenOS sono sempre più distanti dalle sue prime versioni.
Da quando è stata resa pubblica la fusione con OPPO, OnePlus ha annunciato l’unione dei team OxygenOS e ColorOS per ottimizzare lo sviluppo del software. I due OS sono stati sostanzialmente unificati, con l’integrazione del codice software alla base delle due interfacce in modo reciproco. Nonostante questo matrimonio, OnePlus ha tenuto a far sapere al pubblico occidentale che OxygenOS è lì per restare.
Questo perché in Cina, comunque, la precedente HydrogenOS è stata completamente sostituita da ColorOS. D’altra parte, la UI in Cina non si è mai distinta rispetto a concorrenti come MIUI, EMUI e la stessa ColorOS, appartenenti a brand molto più affermati in madrepatria. Non dimentichiamo, poi, che il primo smartphone OnePlus montava la ColorOS in Cina, mentre qui da noi era CyanogenMod.
In tutto questo, il leaker Mukul Sharm ha trovato un brevetto depositato da OnePlus che rivela la scritta H2OOS. Un brevetto che suscita una certa curiosità, visti i dubbi che OxygenOS e ColorOS possano continuare ad esistere per sempre come due entità separate. Già con le ultime OxygenOS 12 e ColorOS 12, abbiamo notato come le due UI siano molto simili se non quasi identiche.
Come previsto, questo brevetto ha scatenato la comunità, che in H2OOS vede il nome del sistema operativo unificato di OnePlus e OPPO. Una fusione tra HydrogenOS (HOS) e OxygenOS (O2OS) il cui nome diventerebbe quindi, WaterOS. Da qui a dire che OnePlus e OPPO abbandoneranno OxygenOS e ColorOS ce ne vuole. Ma è certamente un indizio che indica una direzione software sempre più unificata.