OnePlus 12R è uno smartphone di fascia alta che offre un’esperienza da top alla metà del prezzo, con SoC Snapdragon 8 Gen 2, display LTPO e solida fotocamera.

Sono ormai due mesi che utilizzo questo OnePlus 12R, ho avuto modo di provarlo sia prima che dopo il corposo aggiornamento del 12 maggio 2024. Dopo qualche settimana di prova mi aveva già convinto, ma presentava ancora delle piccole sbavature software. Con l’aggiornamento sono state risolte tutte le “criticità“, rendendo il OnePlus 12R un fantastico smartphone nella fascia 500-600€.

Ma bando alle ciance, in questa recensione sono pronto a svelarvi tutto sul OnePlus 12R! Mi concentrerò sugli aspetti che molti hanno trascurato, ma che rendono questo dispositivo ottimo.

Confezione

All’interno della confezione troviamo: lo smartphone; un cavo USB-C/USB-A rosso e bianco; caricabatterie SUPERVOOC 100W, estrattore vano SIM (dual SIM, no micro-SD); manualistica rapida. Sul display troviamo preapplicata una pellicola in plastica, ma non è il massimo visto che non copre tutto il display e trattiene le impronte. Io l’ho rimossa dopo solo un giorno, scoprendo così un buon trattamento oleofobico del vetro!

Design e display: che bomba!

OnePlus 12R è uno smartphone molto bello, che trasmette una sensazione premium quando lo si maneggia, è realizzato in vetro sia avanti che dietro e ha un frame in alluminio (piatto sopra e sotto). Rispetto OnePlus 12, il 12R è di poco più snello e leggero, 207gr contro 220gr, ma nel complesso sono due smartphone grandi. Io ho ricevuto in prova la colorazione Iron Grey che, a seconda di come viene colpita dalla luce, può diventare un grigio spazzolato o un nero satinato. Sulla destra troviamo i tasti accensione e volume, a sinistra l’amato Allert Slider e, nella parte alta, notiamo il comodo sensore IRDA. Lo smartphone è certificato IP64, quindi protetto dalla polvere e dagli schizzi d’acqua (ma non impermeabile).

Il display curvo da 6,78″ è un’unità AMOLED ProXDR a 10-bit in tecnologia LTPO 4.0 con refresh rate dinamico da 1Hz a 120Hz, con refresh personalizzabile app per app. La risoluzione è di 2780 x 1264 pixel con 450 ppi e supporta: 100% spazio colore sRGB e P3, HLG, HDR10+ e Dolby Vision. Le cornici sono sottilissime e simmetriche, e il pannello occupa il 94,2% della superficie; praticamente è come avere un enorme display tra le mani, interrotto unicamente dal punch hole al centro.

Il display è uno dei punti forte di questo smartphone, un vero piacere da guardare! La luminosità massima può arrivare fino a 1600 nits con boost in esterna (solo con automatismo attivo), inoltre, se la luce è molto intensa, i colori diventano fluorescenti per garantire una buona visibilità. Interessante anche la luminosità minima, il pannello riesce a scendere molto in basso senza alcun effetto di trascinamento delle scritte e mantiene un’eccellente consistenza dell’illuminazione. A proteggere il display, troviamo un vetro Corning Gorilla Glass Victus 2 rivestito da un buon trattamento oleofobico. È praticamente un display da top di gamma 2024, fatta eccezione per il picco di luminosità dove competitor rompono la soglia dei 2000 nits (es. Samsung Galaxy S24 o iPhone 15).

Approfondimento sulle tecnologie del display

Continuiamo a parlare del display in quanto OnePlus 12R è ricco di funzioni software che devono essere menzionate! Appena configurato lo smartphone, vi consiglio di spostare la risoluzione del display su “Alto” e abilitare il “Miglioramento adattivo dei dettagli“, così da ottenere un display super nitido in ogni condizione.

Possiamo anche modificare la modalità colore del display scegliendo tra Vivace, Naturale e Modalità Pro, quest’ultima divisa a sua volta in: Cinematografico e Brillante. Ma non finisce qui, i colori si possono anche adattare per essere sempre omogenei, ma io ho preferito abilitare le funzioni di Comfort Visivo che riducono notevolmente l’affaticamento della vista (screen qui sotto). Il display ha un PWM a 2160Hz e con l’ultimo aggiornamento è stato introdotto l’Antisfarfallio Ultra che attiva il PWM trifase (funzione che era solo ad appannaggio di OnePlus 12).

Come negli altri smartphone OPPO/OnePlus con SoC top è presente il Motore di miglioramento del video, dove si può migliorare la nitidezza delle immagini e i colori dei video, ma ho preferito lasciarlo disattivato per evitare artefatti nella riproduzione; stranamente è assente il MEMC, peccato.

Esperienza d’uso: non sarà l’Oxygen che conoscevamo, ma è tanto OnePlus!

OnePlus 12R utilizza il chipset top di gamma del 2023, lo Snapdragon 8 Gen 2 a 4nm TSMC. Si tratta di un piattaforma che non ha certo bisogno di ulteriori presentazioni. È un SoC solido, capace di offrire prestazioni da flagship con un consumo energetico invidiabile (anche dal nuovo Snapdragon 8 Gen 3), che nel 2024 offre una velocità da top e difficilmente troverete differenze con il nuovo 8 Gen 3 nell’utilizzo quotidiano. Il 12R è disponibile nell’unico taglio con 16GB di RAM LPDDR5 e 256GB di archiviazione di tipo UFS 3.1 (e non 4.0).

OnePlus 12R è dotato di un ottimo sistema di dissipazione chiamato “Cryo-Velocity Cooling System“, ovvero una camera di vapore da ben 9140 m² con un nuovo tipo di grafite che offre migliore conduzione termica. Il risultato? Lo smartphone è fresco nell’utilizzo quotidiano, appena tiepido durante l’utilizzo dei social o della fotocamera, e presenta solo un normale aumento di temperatura nel gaming intenso. Restando in tema gaming, ho trovato poco piacevole il software “Giochi” dedicato alla modalità gioco, le occorre: un bel restyling grafico, correzione di alcune traduzioni sbagliate e l’eliminazione della pubblicità.

Software: OxygenOS 14.0

Dopo la fusione con Oppo, questa è la prima volta che ho modo di provare la nuova OxygenOS 14.0 basata su Android 14 (con patch di maggio 2024), fortuna vuole che verso inizio anno ho provato l’Oppo A79 5G con ColorOS, così da potervi raccontare le differenze tra le due UI. Ebbene, dopo due mesi di intenso utilizzo di questo OnePlus 12R, vi posso dire che la nuova OxygenOS 14.0 è praticamente una ColorOS 14 potenziata dalle chicche OnePlus, quali: font OnePlus, nuove fluidissime animazioni, alcuni sfondi OnePlus, 5 personalizzazioni a tema per l’AOD e, infine, alcune app di sistema del brand come la storica Zen Space. A mio avviso è proprio quanto basta per offrire un’esperienza simile ma diversa dalla ColorOS!

Nel corso della prova mi sono reso conto quanto sia una UI divertente e piacevole da utilizzare, che permette di modificare l’estetica della maggior parte del sistema e che integra anche Google Monet (tema dinamico) con tutte le sue funzioni. Pensate un po’, si può anche impostare il pacchetto icone terzo senza problemi (io ho utilizzato Pixly), cosa non scontata visto che altri brand cinesi iniziano a rendere i loro launcher sempre più chiusi. Buona anche la politica di aggiornamenti: 3 major update (fino ad Android 17) e 4 anni di patch di sicurezza.

Foto e video

Sul comparto fotografico del 12R non voglio essere troppo pedante, per il fatto che è praticamente un OnePlus Nord 3 potenziato dal software. Gli scatti si differenziano per una maggiore pulizia (soprattutto di notte) e colori più simili a quelli che vede il nostro occhio, per un risultato ottimo che lo avvicina a molti top gamma. Il punta e scatta è ottimo, non ho mai dovuto scattare di nuovo una foto; invece, la ultrawide da 8MP ha un dettaglio inferiore e occorre stare molto fermi per evitare una foto mossa. Qui sotto vi lascio qualche scatto, ma vi invito ad unirvi al gruppo Telegram dove troverete una marea di scatti non compressi effettuati con questo smartphone.

I video possono essere registrati fino al 4K 60fps. La ripresa è fluida, ma non a livello dei top Android o iPhone e purtroppo durante lo zoom digitale notiamo degli scattini (visibili anche nella ripresa). La selfie camera da 16MP non è niente male, il software offre anche un soddisfacente effetto ritratto (anche con la principale).

Autonomia e connettività

OnePlus 12R utilizza una batteria da 5500mAh (due celle da 2.750 mAh), supporta la ricarica SUPERVOOC 100W che in soli 26 minuti ricarica da 0% a 100% la batteria (confermato dai miei test); assente la ricarica wireless, esclusiva di OnePlus 12. L’autonomia è ottima! Utilizzato in modo intenso, sotto rete 4G+ e partendo dalle 7 di mattina, sono sempre arrivato alle 23 con un 15-20% di autonomia residua. Invece, con un utilizzo “medio” dello smartphone, riesco sempre a coprire le due giornate di utilizzo, anche grazie al consumo nullo in standby.

Ottima anche la connettività, rispetto un top gamma mancano solo il supporto alla eSIM e la USB-C 3.0 (qui 2.0). OnePlus 12R è 5G, supporta il Wi-Fi 7 (2×2 MIMO), Bluetooth 5.3, NFC e GPS completo (rispetto il 12 manca solo NavIC). La ricezione è eccellente, prende praticamente ovunque il segnale, anche in orizzontale non ci sono problemi.

Considerazioni finali: OnePlus 12R, lo smartphone del Black Friday 2024!

OnePlus 12R è uno smartphone che mi è piaciuto moltissimo! Tra il pubblico è passato un po’ in sordina, forse per via del fratello maggiore OnePlus 12 che ha attirato tutta l’attenzione. Più l’ho utilizzato, più ho notato come, escludendo le fotocamere, sia poco distante dal fratello 12 nelle attività di tutti i giorni.

Il suo listino è di 699€ sullo store ufficiale (ora in sconto), un prezzo troppo alto ma ormai è già calato sotto i 550€ negli store online (Amazon o eBay). Se andrà come gli anni precedenti, prevedo che il OnePlus 12R sarà lo smartphone best buy del Black Friday 2024!

Pro:

  • ottima qualità costruttiva;
  • performance ottime e solide;
  • fotocamera da fascia alta;
  • display da top di gamma;
  • ottima autonomia e ricarica 100W.

Contro:

  • prezzo lancio leggermente alto;
  • inutile sensore macro da 2MP;
  • solo IP64;
  • memorie UFS 3.1 e non UFS 4.0
  • no ricarica wireless.
8.5 / 10 Voto Finale
DESIGN8.5
HARDWARE8.5
DISPLAY9
FOTOCAMERA8
SOFTWARE8.5
AUTONOMIA8.5
USO GENERALE9
QUALITÀ PREZZO8.5

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Liberato Stassano
Ho varie passioni che ruotano intorno alla tecnologia come gli smartphone, i PC e i videogiochi ma con la diffusione delle cuffie wireless mi sono avvicinato sempre di più al mondo dell'audio fino a rimanerne stregato e diventarne un grande appassionato.