Senza fare alcun annuncio ufficiale, NVIDIA ha eliminato alcune restrizioni relative alla codifica video simultanea delle sue unità di elaborazione grafica consumer. Questi componenti possono ora gestire fino a cinque flussi di codifica contemporaneamente.
NVIDIA sembra aver rimosso una limitazione imposta alle sue schede grafiche consumer che in precedenza ne riduceva la capacità di codifica video. Come scoperto venerdì 24 marzo da Tom’s Hardware, il gigante dell’hardware ha apportato una discreta modifica alla pagina di supporto della linea GeForce.
In precedenza, i prodotti del portafoglio consumer erano limitati alla codifica di un massimo di tre flussi video simultanei. Ora le schede grafiche saranno in grado di codificare fino a cinque flussi contemporaneamente, consentendo ai creator e ad altri professionisti del settore di ottenere maggiori prestazioni dalla compressione di una nuova produzione.
Sebbene il produttore non abbia ancora commentato esplicitamente la modifica, si ritiene che sarà resa disponibile tramite un aggiornamento dei driver per una serie di schede video rilasciate dal 2014, compresi i modelli di tutte le linee:
- Maxwell de 1ª e 2ª Gen.
- Pascal
- Turing
- Ampere
- Ada Lovelace
Va notato che non tutti i modelli rilasciati nell’ambito delle generazioni citate sono compatibili con la codifica simultanea dei flussi. In sostanza, la tecnologia non è supportata dagli acceleratori grafici della serie “MX”.
Le schede grafiche elencate sulla pagina ufficiale di NVIDIA hanno un respiro sufficiente per codificare più flussi in parallelo, ma l’azienda impone tali limitazioni per incoraggiare i consumatori ad acquistare i modelli hardware per workstation, come la RTX 6000, che hanno molte più funzioni per la produttività rispetto alla lineup gaming.
Per ottenere le massime prestazioni, è sempre importante mantenere aggiornato il driver grafico del produttore. NVIDIA ha recentemente rilasciato un aggiornamento che può persino migliorare la qualità di riproduzione dei video su YouTube.