Guida distratta: il nuovo Codice della Strada introduce la sospensione immediata della patente per chi viene beccato con il telefono in mano al volante. Scopri i dettagli e le altre novità in arrivo.
Il Codice della Strada in Italia sta per subire importanti aggiornamenti, con un focus particolare sull’uso dello smartphone alla guida, riconosciuto come una delle principali cause di distrazione e incidenti stradali. Tra le novità emerge l’introduzione di una sospensione immediata della patente per coloro che vengono sorpresi a utilizzare il telefono mentre guidano. Questa misura, frutto di un recente emendamento proposto dal PD e successivamente modificato dal governo, ha già ottenuto l’approvazione dalla commissione Trasporti della Camera.
Dopo un’attenta analisi di 770 emendamenti, il testo si avvia ora verso l’approvazione definitiva in Aula e al Senato, con l’obiettivo di diventare legge entro marzo. Le nuove regole prevedono che l’utilizzo di dispositivi mobili alla guida porti al ritiro della patente, applicando criteri severi: chi viene colto in flagrante con meno di 10 punti sulla patente subirà una sospensione di una settimana, mentre per chi ha più di 10 punti la sospensione sarà di 15 giorni. Inoltre, in caso di incidenti causati dall’uso del telefono, la durata della sospensione raddoppierà, segnando un inasprimento notevole delle pene.
Elena Maccanti (Lega), relatrice del provvedimento, ha sottolineato come in precedenza il Codice della Strada prevedesse sospensioni da 1 a 3 mesi solamente in caso di recidiva entro due anni dalla prima violazione. Le nuove disposizioni introducono una politica di tolleranza zero già dalla prima infrazione.
L’obiettivo di questa riforma è chiaro: dissuadere l’uso del telefono alla guida, evidenziando come questa pratica sia pericolosa non solo per chi la compie ma anche per gli altri utenti della strada. Un ulteriore emendamento importante prevede l’equiparazione delle sanzioni per chi viene sorpreso alla guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, stabilendo sanzioni immediate già al primo controllo. Queste modifiche, se confermate, saranno discusse a Montecitorio il 1° marzo 2024.