Nothing Phone (2a) ottiene l’accesso anticipato ad Android 15, segnando un primo passo per l’azienda di Carl Pei verso una collaborazione più ampia con Google.

La conferenza annuale di Google dedicata agli sviluppatori è appena iniziata e ci aspettiamo che l’azienda annunci diversi dettagli importanti durante l’evento, tra cui i miglioramenti di Android e il nuovo arrivato Pixel 8a. Tuttavia, il beta testing di Android è stato storicamente limitato ai telefoni Google Pixel e a una manciata di altri dispositivi. Adesso, sembra che la situazione sia destinata a cambiare per i telefoni Nothing.

Nothing ha già lanciato due generazioni di smartphone Android e i suo fratello di fascia media. Ed ora proprio l’ultimo arrivato il Nothing Phone (2a), che ha ricevuto una buona critica a livello globale, con un sorprendente colpo di scena, diventa il primo smartphone non Google ad avere la possibilità di utilizzare le build di anteprima per sviluppatori di Android 15.

La collaborazione di Nothing con Google per offrire le anteprime di sviluppo di Android 15 anche sui suoi modelli economici come il Nothing Phone (2a) è una prova della versatilità di Android. Google ci ha messo un bel po’ di tempo, ma il post dedicato alla community di Nothing che annuncia il cambiamento chiarisce le cose.

nothing phone (2a) il primo a ricevere la beta android 15 (2)

L’azienda chiarisce che le anteprime per sviluppatori del sistema operativo in via di sviluppo non sono adatte ai deboli di cuore o a chi usa il dispositivo quotidianamente. L’installazione della beta comporta anche la formattazione del dispositivo durante l’installazione, quindi si partirà di nuovo da zero.

Sono stati evidenziati alcuni problemi noti, come la mancanza di autenticazione biometrica come lo sblocco facciale e delle impronte digitali. Tuttavia, le build beta supportano ancora interfaccia Glyph e l’animazione di avvio Nothing, tra le altre cose. Se decidete di procedere comunque, potete seguire le istruzioni per l’installazione sul post della community (ecco il link). È sempre possibile tornare alla versione stabile in un secondo momento, ma il processo è simile a quello di un aggiornamento convenzionale.

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