Nokia annuncia una drastica riduzione della forza lavoro globale: 14.000 posti a rischio. Ecco le decisioni strategiche per affrontare il calo degli utili.
Nokia ha appena annunciato un drastico provvedimento per affrontare una significativa crisi economica: la riduzione della sua forza lavoro globale. Nel dettaglio, fino a 14.000 dipendenti potrebbero essere licenziati nel tentativo di contenere i costi operativi, in seguito ad un marcato calo degli utili.
Questa decisione arriva dopo la pubblicazione della relazione sui risultati del terzo trimestre del 2023, in cui l’azienda ha registrato una diminuzione delle vendite nette del 20% rispetto all’anno precedente. Tradotto in cifre, Nokia ha segnalato un fatturato di 4,98 miliardi di euro nello scorso trimestre, un calo significativo se confrontato con i 6,24 miliardi di euro dello stesso periodo del 2022. L’utile ha registrato un calo ancor più drammatico, diminuendo del 69%, attestandosi a 133 milioni di euro.
Per affrontare questa crisi, Nokia ha delineato un piano d’azione su tre livelli:
- Maggiore autonomia operativa ai vari gruppi aziendali, un’azione pensata per velocizzare l’esecuzione dei piani.
- Una riorganizzazione interna che vede l’incorporazione dei team di vendita direttamente all’interno dei gruppi aziendali, con l’obiettivo di avere una struttura aziendale più agile e snella.
- Una significativa riduzione dei costi operativi. L’obiettivo di Nokia è di tagliare tra 800 e 1.200 milioni di euro entro la fine del 2026 rispetto al 2023. Queste misure sono intraprese con la speranza di raggiungere un margine operativo di almeno il 14% entro il 2026.
Di conseguenza, il corollario di queste azioni sarà una drastica riduzione della forza lavoro. Da una forza lavoro globale attuale di 86.000 dipendenti, Nokia prevede una riduzione a 72.000 entro i prossimi tre anni.
Nonostante questo scenario, Nokia, uno dei maggiori produttori di apparecchiature per le telecomunicazioni al mondo, ha di recente inaugurato in India il primo laboratorio 6G del suo genere. Questo laboratorio sarà all’avanguardia nella ricerca per lo sviluppo di tecnologie 6G chiave.
Una delle ragioni dietro questo calo degli utili è il rallentamento della diffusione del 5G nei principali mercati di Nokia, compresi India e Stati Uniti. L’amministratore delegato di Nokia, Pekka Lundmark, ha sottolineato come la crescita in India non compensi più il rallentamento in Nord America.
Questi tagli e cambiamenti strategici sono audaci, e il mondo osserverà con attenzione per vedere se tali piani riporteranno Nokia ai suoi giorni di gloria. La speranza è che, attraverso queste azioni, l’azienda possa rafforzarsi e prosperare nei prossimi anni.