L’emulatore Yuzu è stato chiuso, ma due nuovi emulatori, Nuzu e Suyu, nati dalle sue ceneri, promettono di continuare la sua opera. Scopriamo le novità e le implicazioni per la comunità dell’emulazione Nintendo Switch.
La comunità degli emulatori di Nintendo Switch ha subito un duro colpo con la chiusura di Yuzu, uno degli emulatori più popolari e apprezzati dagli appassionati della console. Come tutte le cose, anche il mondo dell’emulazione si rinnova rapidamente e, quasi come per magia, sono già apparsi due nuovi protagonisti: Nuzu e Suyu. I nuovi emulatori sono diretti discendenti di Yuzu, basandosi sull’ultima versione Early-Access del progetto originale, e promettono di portare avanti l’eredità del loro predecessore.
Yuzu, essendo un software open-source, ha permesso alla comunità di utilizzare e migliorare il suo codice anche dopo la sua chiusura. Questa flessibilità è stata la chiave per la nascita di Nuzu e Suyu, che pur cambiando nome, continuano a offrire agli utenti la possibilità di emulare i giochi per Nintendo Switch. Al momento, non sembra esserci un team specifico dedicato allo sviluppo di questi nuovi emulatori, ma essendo dei fork dell’ultima versione di Yuzu, mantengono la compatibilità con tutti i giochi supportati dall’originale, nonostante condividano anche gli stessi problemi.
Una questione aperta riguarda la reazione di Nintendo verso questi nuovi arrivati. Sebbene la compagnia abbia già preso di mira Yuzu, è incerto se deciderà di fare altrettanto con Nuzu e Suyu tramite azioni legali come il DMCA. Inoltre, resta da vedere se questi nuovi emulatori riusciranno ad attrarre nuovi sviluppatori interessati a contribuire al loro perfezionamento.
La competizione nel mondo dell’emulazione di Nintendo Switch non si ferma qui. Rimane da capire quale impatto avranno Nuzu e Suyu sullo sviluppo di Ryujinx, l’altro principale emulatore della console, che potrebbe vedere un incremento o una diminuzione del proprio sviluppo in risposta a questi nuovi concorrenti.
Alcuni ritengono che il successo finanziario di Yuzu tramite Patreon, derivante dal mantenimento delle sue build in accesso anticipato dietro un paywall, abbia spinto Nintendo ad agire contro di esso. Se questa fosse la strategia che ha attirato l’attenzione negativa di Nintendo, gli altri emulatori potrebbero restare al sicuro, a patto che evitino modelli di finanziamento simili. Inoltre, con l’imminente lancio della Nintendo Switch 2, il gigante nipponico potrebbe decidere di concentrare le sue risorse altrove, lasciando un certo margine di manovra agli emulatori esistenti.