Una ragazzina di 15 anni che era stata rapita è stata localizzata dall’FBI grazie alla sua Nintendo Switch e all’indirizzo IP.
Negli Stati Uniti una ragazza di 15 anni scomparsa dopo essere stata rapita dalla sua abitazione è stata ritrovata dall’FBI grazie alla sua Nintendo Switch. La polizia non aveva indizi ma la ragazza ha acceso la sua console nello stesso momento in cui anche uno dei suoi amici era online. Fortunatamente l’amico ha avvisato le autorità e Nintendo ha contribuito ad individuare la sua posizione utilizzando l’indirizzo IP.
Ebbene sì. Generalmente quando pensiamo alla geolocalizzazione o alla localizzazione pensiamo agli smartphone, ma questi non sono gli unici dispositivi che possono essere utilizzati per determinare la posizione di un utente. Anche le console di gioco possono svolgere questo compito e, in alcuni casi, come in questa storia, possono addirittura salvare una vita.
La vicenda è accaduta lo scorso anno ma le dinamiche sono state rese note solo ora. Il 3 agosto 2022, una ragazza di 15 anni è stata rapita dalla sua casa in Virginia, negli Stati Uniti, da Ethan Roberts, un uomo di 28 anni che l’aveva contattata via Internet. Subito sono partite le ricerche ma polizia e volontari non riuscivano a trovare una sola pista da seguire, questo perchè in realtà la ragazzina è stata subito portata a diversi chilometri di distanza, in Arizona.
Il rapitore ha però commesso un errore: ha permesso alla ragazza di portare con sé la sua Nintendo Switch. La console invia una notifica non appena uno degli amici lancia un gioco, incentivando la comunicazione e il gioco fra gruppi di amici. Per un incredibile colpo di fortuna, la ragazza ha finito per connettersi nello stesso momento di uno dei suoi amici era online, che ha avuto la prontezza di contattare le autorità.
L’FBI ha quindi contattato Nintendo per ottenere l’indirizzo IP da cui la console era in grado di connettersi a Internet ed 11 giorni dopo il rapimento la polizia ha fatto irruzione nell’appartamento di Ethan Roberts e salvato la ragazza. L’uomo è stato condannato a 30 anni di reclusione per possesso di materiale pedopornografico e rapimento di minore.