La nuova console Nintendo Switch 2 promette di stupire con la tecnologia DLSS 3.5 e la ricostruzione a raggi. Richard Leadbetter solleva dubbi sulle capacità di ray tracing e le risoluzioni supportate, mentre le aspettative si concentrano sulle potenzialità grafiche che potrebbero superare i concorrenti.
L’attesa per il Nintendo Switch 2 si carica di nuove aspettative grazie alle ultime informazioni sui kit di sviluppo. Emergono dettagli che indicano la presenza di ricostruzione a raggi con DLSS (Deep Learning Super Sampling) 3.5, promettendo un significativo salto qualitativo nelle prestazioni grafiche della console.
Richard Leadbetter, figura di spicco nel settore tecnologico, ha recentemente condiviso alcune riflessioni durante un’intervista al podcast Digital Foundry Weekly. Leadbetter ha specificato che, nonostante le avanzate capacità grafiche, la Switch 2 non avrà un acceleratore di apprendimento profondo (DLA). Questa assenza limiterà l’efficacia del DLSS alle risoluzioni più basse, probabilmente attorno ai 1080p o, in certi casi, ai 1440p.
Questa scelta potrebbe derivare da un cambio di strategia da parte di Nintendo, volto a non incrementare eccessivamente i costi della console. Si ipotizza che la Nintendo Switch 2 possa essere equipaggiato con il chip T239 di NVIDIA, basato sul precedente T234, ma senza il DLA.
Nonostante questa limitazione, la Switch 2 punterà sulla ricostruzione dei raggi per fornire il DLSS 3.5, una tecnologia che potrebbe permettere alla console di superare in termini di ray tracing addirittura la PlayStation 5 e la Xbox Series X. Questo rappresenterebbe un traguardo notevole per Nintendo, noto per non puntare tradizionalmente sull’hardware di punta.
Inoltre, per ottimizzare la frequenza dei fotogrammi, Nintendo sembra orientata verso l’uso della tecnologia Frame Generation. Tuttavia, è importante sottolineare che questo non significherà necessariamente la presenza di giochi a 120 fps su Switch 2. Una frequenza così elevata implicherebbe un aumento considerevole del consumo energetico, un fattore critico per una console portatile.
Questa nuova strategia di Nintendo sembra orientata a bilanciare l’innovazione tecnologica con le esigenze di un dispositivo portatile, mirando a offrire un’esperienza di gioco ottimizzata senza gravare eccessivamente sull’autonomia della batteria.