Neuralink di Elon Musk riceve l’approvazione della FDA per iniziare la sperimentazione sull’uomo del suo prototipo di interfaccia cervello-computer.
La FDA approva la sperimentazione sull’uomo di Neuralink, la società di Elon Musk che sta sviluppando un’interfaccia cervello-computer (BCI). Fondata nel 2016, Neuralink ha l’obiettivo di commercializzare le BCI per diversi scopi, tra cui la riabilitazione di ictus e lesioni al midollo spinale, il controllo di protesi neurali e la capacità di “riavvolgere i ricordi o scaricarli nei robot”, come dichiarato dal CEO Elon Musk nel 2020.
La BCI traduce gli impulsi elettrici analogici del cervello in codici binari digitali che i computer possono comprendere. Poiché l’interfaccia deve essere impiantata chirurgicamente nella testa del paziente, la FDA richiede rigorosi test di sicurezza dalle aziende che intendono commercializzarla.
A marzo, la FDA aveva respinto la richiesta di Neuralink di iniziare la sperimentazione sull’uomo, a causa di preoccupazioni sulla progettazione e sul funzionamento dell’interfaccia e sui test su animali da laboratorio che morivano dopo l’impianto del prototipo di BCI. Tuttavia, giovedì 25 maggio la FDA ha approvato la richiesta di Neuralink di iniziare la sperimentazione sull’uomo del suo prototipo di BCI, dopo l’incredibile lavoro svolto dal team di Neuralink in stretta collaborazione con l’agenzia.
“Questo è il risultato dell’incredibile lavoro svolto dal team di Neuralink in stretta collaborazione con la FDA e rappresenta un primo passo importante che un giorno permetterà alla nostra tecnologia di aiutare molte persone”, ha scritto Neuralink su Twitter. Pur avendo ottenuto l’approvazione, Neuralink non sta ancora cercando volontari per lo studio clinico.
La sperimentazione sull’uomo di Neuralink rappresenta un importante passo avanti per l’implementazione di interfacce cervello-computer per la riabilitazione e il controllo di protesi neurali. Tuttavia, sono necessari ulteriori test e ricerche per garantire la sicurezza e l’efficacia dell’interfaccia, che potrebbe portare a una rivoluzione nel campo della medicina e della tecnologia.