La strategia di Netflix di limitare la condivisione delle password mostra risultati positivi: maggiori entrate e un notevole aumento degli abbonati a livello globale, nonostante le iniziali critiche.
Netflix ha recentemente espresso “piena soddisfazione” per l’efficacia del suo nuovo approccio riguardante la condivisione delle password. Durante una conferenza negli Stati Uniti, il co-CEO Ted Sarandos ha dichiarato che la politica adottata in Stati Uniti, Italia e altri Paesi ha avuto un impatto positivo nonostante le iniziali controversie.
In principio, la decisione di Netflix di regolamentare la condivisione delle password ha suscitato perplessità e malcontento tra gli utenti. Tuttavia, Sarandos ha evidenziato che questa mossa ha portato a un incremento degli utenti paganti, fattore cruciale per finanziare le nuove produzioni originali del colosso dello streaming.
L’azienda, nel suo processo decisionale, ha prestato attenzione alle reazioni dei clienti. Sarandos ha rivelato: “È stato un bene procedere lentamente”, sottolineando l’importanza di non attuare cambiamenti radicali in un’unica soluzione ma di “analizzare la reazione dei clienti” passo dopo passo.
Prima della restrizione, circa 222 milioni di famiglie paganti condividevano le loro password con altri 100 milioni di famiglie non monetizzate. Questo fenomeno, diffuso a livello globale, rappresentava un notevole mancato guadagno per l’azienda.
Il risultato sorprendente post-introduzione del blocco è stato l’accoglienza di sei milioni di nuovi abbonati nel solo secondo trimestre dell’anno, di cui oltre un milione provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada. Questi dati riflettono non solo una significativa crescita in termini di base utenti ma anche un chiaro segnale della resilienza del modello di business di Netflix.
I risultati finanziari parlano chiaro: “I ricavi sono aumentati” in tutte le regioni interessate dalla politica di condivisione a pagamento. Significativamente, anche nel terzo trimestre, l’azienda ha registrato un incremento di 64 milioni di dollari, grazie all’aumento di 8,8 milioni di nuovi abbonati.
Da sottolineare è anche il coraggio dell’azienda nel procedere con un aumento dei prezzi dei suoi piani in diversi Paesi, una mossa che avrebbe potuto spaventare gli abbonati ma che invece sembra non aver inciso negativamente sull’attrattiva dell’offerta Netflix.