Un recente sondaggio ha svelato le intenzioni degli utenti degli Stati Uniti in merito agli abbonamenti streaming. In particolare pare che il 25% degli abbonati a Netflix abbia dichiarato di voler abbandonare il servizio, il che ovviamente non è una buona notizia per Netflix che ha già perso 1,2 milioni di abbonati nei primi due trimestri dell’anno. Ma qual’é il motivo principale di questa fuga di utenti? Due terzi degli intervistati principalmente ha dato la colpa all’aumento dei prezzi degli abbonamenti.
A gennaio il piano base di Netflix per un solo schermo è aumentato dell’11%, il primo aumento in tre anni. Nello stesso periodo, i prezzi dei piani Standard e Premium sono aumentati rispettivamente del 20% e del 25%. Ed è così che tra gli otto servizi di streaming più popolari negli Stati Uniti, Netflix ha il costo medio di abbonamento più alto. Questo provoca anche un altro fenomeno, ovvero la condivisione della password, contro la quale la piattaforma lotta da tempo.
Per porre rimedio Netflix lancerà una versione ad-serving a prezzo ridotto che la rende ottimista. Ma questo potrebbe non bastare alla fine perché un altro elemento di cui gli utenti si lamentano sono i contenuti che spingono in molti verso Disney Plus, decisamente ricca di contenuti e sempre più attraente grazie alla popolarità del Marvel Cinematic Universe.
Netflix cerca di affrontare la perdita di abbonati anche rafforzando le sue alleanze, in modo particolare con la sua collaborazione con Ubisoft, una delle maggiori aziende europee di videogiochi. L’anno prossimo Netflix lancerà tre nuovi giochi per smartphone basati su titoli Ubisoft e tra questi ci sarà Assassin’s Creed.
I giochi saranno disponibili solo per gli abbonati Netflix e non avranno pubblicità o acquisti in-app. Ciò consentirà a Ubisoft di attingere a un nuovo pubblico e di sperimentare nuovi formati all’interno di giochi già esistenti.
Netflix è entrata nel settore dei giochi lo scorso anno, assumendo una serie di dirigenti di alto profilo e unendosi ad alcune delle più grandi aziende tecnologiche del mondo nel tentativo di accaparrarsi una fetta di quella che appare come l’industria dell’intrattenimento più redditizia.
Il gigante dello streaming prevede di avere un totale di 50 giochi a suo nome entro la fine dell’anno. Ma non volendo augurar male, anche il settore dei giochi sta vivendo un momento di calo anche se l’azienda sembra non essere particolarmente preoccupata dai dati dato che comunque le persone continuano a giocare.