Nel fervido tentativo di contrastare la pirateria, piattaforme come Netflix e Amazon a volte oltrepassano i limiti, mirando a siti completamente legali come ReelGood. Una situazione complicata che potrebbe avere effetti controproducenti nel lungo termine.”
La lotta senza tregua alla pirateria digitale può talvolta tradursi in un attacco ai bersagli sbagliati. Piattaforme come Netflix e Amazon, impegnate incessantemente nel tentativo di proteggere i diritti d’autore, stanno a volte infliggendo danni a siti completamente legali come ReelGood.
Secondo Torrent Freak, i detentori dei diritti inviano “milioni di notifiche di rimozione ogni giorno” con l’obiettivo di eliminare i contenuti pirata o di rendere tali contenuti più difficili da individuare. Una strategia che generalmente si rivela efficace, ma che può occasionalmente generare effetti collaterali indesiderati, causando problemi a servizi di streaming del tutto legittimi.
ReelGood, un sito che si definisce come “un’applicazione utilizzata per elencare le serie e i film offerti dai servizi di streaming negli Stati Uniti”, è uno degli esempi più recenti di queste complicazioni. Si tratta essenzialmente di un motore di ricerca per contenuti in streaming, che aggrega programmi provenienti da Prime Video, Netflix e Disney+. Nonostante l’assoluta legalità delle sue operazioni, diverse URL del sito sono state prese di mira dalle famose richieste di rimozione inviate a Google da parte dei detentori dei diritti.
Sebbene le richieste di rimozione siano un utile strumento per contrastare la pirateria, la situazione diventa problematica quando Google rimuove i link a servizi di streaming perfettamente legali. In seguito alla procedura di richiesta di rimozione, se gli algoritmi di Google ritengono valida la richiesta, gli URL in questione vengono cancellati. Tuttavia, alcuni dei link inviati dagli avvocati dei detentori dei diritti possono essere completamente legali, rendendo il bersaglio – in questo caso ReelGood – vittima di un attacco ingiustificato.
La soluzione potrebbe essere alla portata di mano. Google potrebbe facilmente evitare questo tipo di inconvenienti aggiungendo i siti di aggregazione di contenuti streaming autorizzati, come ReelGood, a una white list, impedendo così che essi subiscano pene immeritate. Se questa precauzione non viene presa, l’assenza di un’alternativa potrebbe indurre gli utenti a rivolgersi alla pirateria, vanificando gli sforzi per proteggere i diritti d’autore e sostenere la produzione di contenuti legali.