Una cellula del collettivo di hacker Anonymous ha annunciato questa settimana di aver violato Nestlé perché la società non ha sospeso le sue attività in Russia, come hanno fatto altre società dopo che l’esercito di Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina.
Anonymous ha dichiarato una guerra informatica contro la Russia dopo l’ inizio del conflitto contro il paese vicino. Ieri, il gruppo ha rivelato di aver fatto irruzione nella Banca centrale russa e di aver promesso di rilasciare documenti governativi riservati.
Oltre agli istituti ufficiali, il collettivo di hacker ha iniziato a prendere di mira anche le grandi aziende globali, chiedendo loro di interrompere le loro operazioni in Russia e chi non lo fa potrebbe andare incontro a conseguenze.
Fu allora che Nestlé divenne un bersaglio e martedì scorso 22 marzo, il gruppo hacktivist ha pubblicato 10 GB di dati dell’azienda alimentare, tra cui e-mail, password e altre informazioni sensibili dei clienti, così come documenti interni.
Ieri, mercoledì 24, Nestlé ha negato di essere stata vittima di un attacco hacker. Secondo la multinazionale, i dati trapelati provenivano da un sito di test aziendali, utilizzato per simulare transazioni con il pubblico aziendale.
“Questa accusa di un attacco informatico contro Nestlé e la successiva fuga di dati è infondata”, ha detto a The Record un portavoce dell’azienda.
Il rappresentante ha anche evidenziato che la sicurezza informatica è una delle priorità dell’azienda, tanto da non aver bisogno di adottare misure aggiuntive dopo la presunta invasione. Proprio ieri Nestlé ha annunciato la sospensione della fornitura di parte dei prodotti in Russia.