Mudita Pure: il minimalismo sfida gli smartphone

Ormai sullo smartphone c’è tutto, forse troppo. Intendiamoci, è molto utile avere a portata di mano le chiamate, le mail, gli aggiornamenti social e le varie app che ci permettono di effettuare pagamenti, gestire l’agenda, venire informati su argomenti di interesse lavorativo o di svago. Ma sono sicura che tutti hanno sentito, prima o poi, il bisogno di ridurre questo incredibile flusso di informazioni costanti che ci costringe a rispondere, commentare, prendere nota e visualizzare lo schermo per un numero incredibile di volte al giorno.

Per combattere la cosiddetta “ansia da smartphone”, Mudita ha ideato Mudita Pure, il telefono cellulare che, forte di un design davvero elegante e molto zen, è un dispositivo con tutte le funzioni necessarie a ricevere chiamate e sms, oppure ascoltare musica, ma senza connessione ad internet. E questo è solo l’inizio. Perché Mudita Pure ha almeno altre due caratteristiche molto interessanti, l’E Ink Display e valori bassissimi di SAR. Vediamoli in dettaglio.

Inventata nel ’96 e basata sul processo fisico dell’elettroforesi, questa tecnologia permette di creare schermi che imitano la carta. Le microsfere che compongono lo schermo sono caricate elettricamente e riflettono la luce ambientale, dando al display l’aspetto di un foglio di carta. I comuni schermi a cristalli liquidi sono invece retroilluminati e ciò permette ai pixel di essere visibili: questo significa che, a seconda delle condizioni della luce, la visibilità del display può essere compromessa. Ciò non accade con gli schermi E-Ink, in quanto, riflettendo la luce esterna, si possono leggere senza problemi sia sotto il sole che a lume di candela.

Quali saranno gli effetti a lungo termine della prolungata esposizione alle onde elettromagnetiche? La verità è che non lo sappiamo con certezza: lo sviluppo tecnologico che ci ha portato al 5G è troppo recente per poter tirare le somme con studi scientifici. Mudita Pure viene incontro alle esigenza di chi, giustamente, considera queste emissioni come un rischio per la salute, in quanto ha valori bassissimi di SAR, ovvero il tasso di assorbimento specifico. Il SAR è un valore percentuale che misura l’assorbimento dell’energia elettromagnetica da parte del dal corpo umano quando esposto a un campo elettromagnetico. Mudita offre un valore di SAR di appena 0.08 W/kg, mentre ad esempio i valori massimi di un iPhone 11 sono di 1,16 W/Kg.

Sulla superficie laterale del telefono, la cui forma ricorda quella di una pietra levigata, è presente uno switch che seleziona la modalità offline (tipo “aereo”) e un’altra semi- offline, che collega il telefono alla rete a intervalli programmabili, per scaricare i messaggi, oppure che permette di raggiungerci solo ad una lista specifica di contatti.

Mudita ha progettato il suo hardware e il suo sistema operativo proprietario, il MuditaOS, a dimostrazione dell’estrema cura nella realizzazione di ogni elemento di questo prodotto, in cui nulla è affidato a terze parti. Il telefono si può collegare al PC attraverso una app (e ovviamente un cavo USB.

Ricordate?… Niente connessione wireless!)

Particolare attenzione è dedicata all’aspetto del suono. Oltre a essere dotato di connettore cuffie minijack stereo, il Mudita Pure è dotato di speakers Harman. Non solo, la ciliegina sulla torta sono le suonerie, composte e suonate da Nick Lewis, il musicista che ha curato un sound concept che si sposa ottimamente con la filosofia del telefono.

Scorrendo fra le funzioni disponibili, troviamo il Meditation Timer: sì, forse è proprio il momento di focalizzarci un po’ su di noi. Mentre prima il monopolio della “fissazione da schermo” era una prerogativa dei più giovani, adesso questo atteggiamento si è diffuso trasversalmente ad ogni età. Se sentiamo che l’eccessiva attenzione al mondo esterno ci sta privando a poco a poco della nostra interiorità, questo telefono può aiutarci a ritrovare noi stessi.

Mudita Pure è disponibile Kickstarter a questo link, in due colorazioni essenziali, bianco e nero.