Moises è un’app capace di elaborare qualsiasi brano musicale separando e isolando i diversi strumenti, permettendo poi di modificarne il volume e manipolarlo in vari modi (ad esempio modificando l’intonazione o aggiungendo un metronomo); è un aiuto impagabile per chi vuole imparare a suonare uno strumento o semplicemente per organizzare una serata karaoke.
Chi inizia a suonare uno strumento si trova presto a esercitarsi ascoltando i brani musicali da imparare. Seguire la canzone cercando di non commettere errori e cancellando mentalmente il suono dello strumento che si desidera rimpiazzare è però tutt’altro che banale, specialmente per chi non ha grande esperienza. Anche per questo da qualche anno hanno iniziato a diffondersi le cosiddette isolated track, ossia file audio che contengono soltanto uno strumento, oppure file multitraccia in cui ogni strumento è separato e quindi regolabile a piacere. Questi preziosissimi file sono perfetti per chi vuole imparare a suonare una canzone e sono reperibili facilmente con una ricerca sul Web; il loro numero però è limitato: anche nei casi più fortunati (ossia per gli artisti più popolari) coprono soltanto una piccola frazione della produzione.
Per superare anche quest’ultimo ostacolo e imparare qualsiasi canzone, gli apprendisti musicisti possono oggi sfruttare anche le funzioni dell’intelligenza artificiale grazie a Moises, un servizio che utilizza algoritmi avanzati per trasformare qualsiasi brano stereo in una traccia multicanale. Moises è proposto come app per iOS e Android, ma associa alcune funzioni gestite in locale con un’elaborazione remota che rappresenta il vero cuore del servizio: questo tool consente di caricare qualsiasi
brano musicale, dall’archivio locale o da sorgenti online (si può incollare anche un semplice collegamento di YouTube), per poi decidere come suddividere le tracce. Si può scegliere una divisione in due tracce, che separa la voce dagli strumenti (perfetta per ottenere brani karaoke), in quattro (con la tradizionale organizzazione in
voce, chitarra, basso e batteria) o addirittura in cinque (alle precedenti si aggiungono anche le tastiere); quest’ultima opzione è però disponibile soltanto per gli utenti premium. Il brano da elaborare viene inserito in una coda, ma bastano pochi minuti di attesa per poterlo scaricare in versione “isolata”.
L’efficacia dell’elaborazione è in media molto buona: in alcuni brani si sente in sottofondo un residuo degli strumenti eliminati, ma la qualità è più che sufficiente per
studiare ogni brano con un supporto impensabile fino a pochi anni orsono. Il volume di ogni strumento può essere regolato separatamente, per eliminare le tracce da rimpiazzare o modificare il bilanciamento in base ai gusti e alle necessità.
L’app offre anche altre funzioni utili ai musicisti, come la regolazione dell’intonazione e un metronomo intelligente; inoltre, durante la riproduzione mostra gli accordi rilevati (solo per un minuto nella versione gratuita). Come abbiamo già accennato, infatti, l’app è scaricabile e utilizzabile gratuitamente per iOS e Android con alcune limitazioni, come una durata massima di 5 minuti per brano e un limite di 5 caricamenti al mese. Il prezzo dell’abbonamento parte da 3,99 dollari USA al mese, un costo accettabile in relazione alle funzioni offerte.