Con Windows 11 24H2, Microsoft ritira WordPad dopo 28 anni. L’app non è più inclusa nel sistema operativo, segnando la fine di un’epoca per molti utenti Windows.

Microsoft ha ufficialmente ritirato WordPad, l’editor di testo integrato in Windows da ormai quasi trent’anni e che sicuramente ogni utente Windows ha utilizzato almeno una volta nella vita. Con il lancio di Windows 11 24H2, avvenuto il 1° ottobre, l’app non è più inclusa nel sistema operativo, segnando la fine di un’epoca per molti.

WordPad era stato introdotto con Windows 95 come soluzione gratuita e semplice per la formattazione di testo, posizionandosi tra il basico Notepad e il più avanzato Microsoft Word. La sua rimozione era già stata anticipata nelle versioni di anteprima di Windows 11, ma ora è ufficiale: WordPad è andato in “pensione”.

Gli utenti sono ora invitati a utilizzare Microsoft Word per la gestione dei documenti di testo più complessi (.doc e .rtf) e Notepad per i file di testo semplice (.txt). Sebbene i file binari di WordPad siano ancora presenti in Windows 11 24H2, non è più selezionabile come opzione predefinita, e in futuro è previsto che venga rimosso completamente.

La decisione ha suscitato diverse reazioni tra gli utenti, fra i nostalgici e chi vede la sua eliminazione come parte del necessario progresso verso un sistema operativo più leggero e moderno. Va notato che Microsoft in passato ha riconsiderato simili scelte: ad esempio, MS Paint, inizialmente dismesso in favore di Paint 3D, è stato reintrodotto dopo le lamentele degli utenti, mentre Paint 3D è prossimo ad essere eliminato definitivamente. Sebbene ci sembri improbabile, c’è forse una minima possibilità che WordPad possa non sparire del tutto.

Nel frattempo, Microsoft continua a investire in altre applicazioni di testo. Blocco Note, per esempio, ha ricevuto importanti aggiornamenti, come il controllo ortografico e l’introduzione delle schede con l’aggiornamento di Windows 11 24H2. La fine di WordPad rappresenta un cambiamento per molti utenti, ma rispecchia anche l’evoluzione costante del software.

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Carolina Napolano
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