Microsoft Edge offre ora la funzione Edge Secure Network, una VPN integrata direttamente nel browser. La funzione è inclusa nell’ultima release stabile del software e segna l’inizio del suo rollout.
Con Edge Secure Network, Microsoft intende integrare una VPN direttamente nel browser Edge. Prima testata da una manciata di utenti selezionati, viene ora distribuita a ondate nell’ultima release stabile del software.
Per il momento non tutti gli utenti sono serviti, ma questo arrivo segna il completamento di un progetto a cui l’azienda di Redmond sta lavorando da oltre un anno. L’obiettivo è quello di fornire maggiore sicurezza agli utenti di internet, senza però offrire la “classica” esperienza VPN.
Microsoft Edge ha ora una VPN integrata
Attivandola, tutte le vostre attività su Internet (tramite Microsoft Edge) saranno crittografate e non rintracciabili. È utile se non si vuole lasciare che i propri dati vaghino liberamente. Tuttavia, non si tratta di una VPN classica. Non è possibile cambiare manualmente la sua posizione, poiché Edge vi connette al server esterno più vicino. Niente catalogo estero su Netflix, quindi.
Microsoft offre diversi livelli di sicurezza per la sua VPN: una modalità ottimizzata, che la attiva automaticamente sul Wi-Fi pubblico, una modalità manuale che consente di selezionare siti specifici su cui passare in modalità incognito e una modalità totale. Sarà possibile utilizzare gratuitamente 1 GB di dati al mese, dopodiché si dovrà pagare. Per il momento non conosciamo il prezzo di un abbonamento per utilizzare la VPN integrata al di fuori dei limiti della gratuità. Ovviamente dovrete collegare Edge al vostro account Microsoft per poterne usufruire.
In ogni caso, Edge sta lentamente ma inesorabilmente diventando sempre più interessante per i consumatori. Veloce, semplice, con lo stesso motore di Chrome, che consente di importare facilmente le proprie preferenze dal browser di Google, ha tutte le carte in regola per diventare il re del mercato. Tuttavia, Edge fatica ancora ad affermarsi nel panorama. Sui PC, secondo Statcounter, solo l’11% degli utenti lo utilizza quotidianamente, rispetto al 65% del browser di Google, che sembra essere incontrastato.