Microsoft ancora in corsa con la ristrutturazione aziendale: licenziamenti, crescita finanziaria e incertezze sull’intelligenza artificiale
Gli echi del terremoto che ha scosso l’organico di Microsoft a gennaio di quest’anno continuano a farsi sentire. Allora, Satya Nadella, CEO della società, aveva annunciato un drastico piano di riorganizzazione che avrebbe comportato il licenziamento di 10.000 dipendenti. Ora, diversi mesi dopo, risulta chiaro che il piano di ristrutturazione di Microsoft è ancora in corso.
Secondo le informazioni tratte dai profili LinkedIn di numerosi ex dipendenti, i reparti più recentemente colpiti dai licenziamenti includono quelli di marketing, assistenza clienti e vendite.
In risposta alle voci circolate, Microsoft ha rilasciato una dichiarazione ufficiale a Geekwire, confermando i tagli come parte di una “normale ristrutturazione”. Benché l’attuale ondata di licenziamenti sia più contenuta rispetto alla precedente, che aveva coinvolto il 5% della forza lavoro, la notizia desta preoccupazioni considerate le inevitabili ripercussioni sulla vita dei dipendenti coinvolti.
Secondo il sistema WARN (Worker Adjustment and Retraining Notification), ente che registra e pubblica i licenziamenti nello stato di Washington, i dipendenti coinvolti in questa fase del licenziamento sono 276. Di questi, 210 erano impiegati nelle sedi di Redmond e Bellevue, mentre 66 lavoravano in modalità remota.
Nella sua dichiarazione, Microsoft ha affermato: “Gli aggiustamenti dell’organizzazione e dei dipendenti sono una parte necessaria e integrante del nostro lavoro. Continueremo a dare priorità e a investire in aree di crescita strategica per il nostro futuro e negli interessi dei nostri clienti e partner”.
Sorprendentemente, questi tagli arrivano durante un periodo di fiorente crescita finanziaria per Microsoft. Negli ultimi sei mesi, il valore delle azioni dell’azienda è cresciuto del 40,74%. Inoltre, a marzo 2023, Microsoft ha registrato un trimestre fiscale da record, con un utile netto di 18,3 miliardi, rappresentando un incremento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Tuttavia, una nota di preoccupazione emerge dal fatto che i licenziamenti hanno colpito un settore chiave e delicato: l’intelligenza artificiale. In particolare, è stato sciolto il team Ethics & Society, creato per supervisionare gli sviluppi dell’IA. Gli osservatori del settore suggeriscono che tale decisione potrebbe essere legata alla concorrenza feroce nel campo dell’IA, evidenziata dal successo di aziende come NVIDIA e dall’investimento massiccio di numerose altre imprese nel settore. Il futuro dell’IA in Microsoft rimane, pertanto, una questione aperta.