Da quando Microsoft ha iniziato il processo di acquisizione di Activision Blizzard nel gennaio dello scorso anno, l’industria dei videogiochi ha seguito da vicino il processo di approvazione della transazione, dividendo anche l’opinione di giocatori e dirigenti.
Mentre molti Paesi hanno già concesso l’approvazione dell’accordo, Stati Uniti e Regno Unito sono ancora piuttosto riluttanti, temendo un possibile monopolio da parte del gigante tecnologico di Redmond. A quanto pare, la Commissione Europea dovrebbe presentare una serie di obiezioni all’accordo, rendendo la fusione ancora più difficile.
Negli ultimi mesi, uno dei temi principali del mondo dei videogiochi è stata la fusione tra Microsoft e Activision. Mentre molti sono felici della possibilità di vedere franchise come Call of Duty inclusi nel catalogo Game Pass, aziende come Sony, Google e NVIDIA sono preoccupate per il fatto che questo potrebbe sbilanciare la competitività del mercato e concentrare il potere nelle mani di Activision.
Come sappiamo, la FTC, l’autorità di regolamentazione statunitense, sta conducendo un lungo processo di analisi della transazione, che potrebbe portare alla pubblicazione di un verdetto solo l’anno prossimo.
Inoltre, la CMA, l’autorità britannica per la concorrenza e il mercato, sta conducendo una valutazione approfondita della fusione, con un verdetto previsto per aprile di quest’anno.
Questa settimana, fonti della testata Reuters hanno indicato che la Commissione Europea intende emettere un’allerta antitrust nei confronti di Microsoft, che probabilmente costituirà un ulteriore ostacolo al completamento della fusione.
La Commissione Europea sta preparando un documento noto come dichiarazione di obiezioni per esporre le sue preoccupazioni sull’accordo, che sarà inviato a Microsoft nelle prossime settimane, hanno detto le fonti.
Si prevedeva che Microsoft offrisse rimedi alle autorità di regolamentazione dell’UE nel tentativo di evitare una dichiarazione di obiezioni e di abbreviare il processo normativo, come hanno dichiarato a Reuters a novembre altre fonti che hanno familiarità con la questione.
È tuttavia improbabile che l’autorità di regolamentazione dell’UE sia aperta a soluzioni senza aver prima presentato la sua dichiarazione di obiezioni, anche se sono in corso discussioni informali su eventuali concessioni.
Come sempre, non ci resta che attendere per scoprire quali saranno i prossimi passi di questa transazione, ma Microsoft sembra essere in difficoltà.