Nonostante la decisione del giudice Corley, la Federal Trade Commission è decisa a contrastare la fusione da 68,7 miliardi di dollari tra Microsoft e Activision Blizzard.
La Federal Trade Commission (FTC) non abbandona la battaglia per impedire l’acquisto da 68,7 miliardi di dollari di Activision Blizzard da parte di Microsoft. L’agenzia ha annunciato in una dichiarazione di voler appellarsi contro la decisione del giudice Jacqueline Scott Corley, che ha rifiutato di emettere un’ingiunzione preliminare per fermare temporaneamente l’operazione.
La FTC ha citato Microsoft in giudizio per bloccare la fusione, sostenendo che potrebbe portare a problemi di antitrust. Sebbene il processo amministrativo debba iniziare ad agosto, le due aziende hanno una scadenza per la fusione fissata al 18 luglio. L’agenzia ha espresso preoccupazione che Microsoft e Activision concludano l’accordo entro quella data, nonostante l’intervento di un’autorità di regolamentazione britannica che ha bloccato l’operazione nel Regno Unito.
La notizia dell’intenzione della FTC di appellarsi è stata riportata per la prima volta da Bloomberg. In seguito alla sentenza di martedì, l’agenzia ha dichiarato che annuncerà a breve il suo “prossimo passo per continuare la nostra lotta per preservare la concorrenza e proteggere i consumatori”.
Corley ha stabilito che, a meno che la FTC non ottenga una sospensione d’emergenza dalla Corte d’Appello del Nono Circuito entro le 23:59 PT del 14 luglio, l’ordine restrittivo temporaneo che attualmente impedisce a Microsoft e Activision di concludere l’accordo sarà sciolto. L’ordine restrittivo era stato emesso in attesa della decisione del giudice sull’ingiunzione preliminare.
Nel frattempo, Microsoft, Activision Blizzard e l’autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) hanno deciso di sospendere la loro battaglia legale per esplorare un possibile accorido. La CMA ha precisato che, sebbene “le parti coinvolte nella fusione non abbiano la possibilità di proporre nuovi rimedi una volta emessa la relazione finale, possono scegliere di ristrutturare un accordo”. Questa decisione potrebbe aprire la porta a una nuova indagine sulle fusioni.
In risposta, il presidente e vicepresidente di Microsoft, Brad Smith, ha affermato su Twitter: “La sentenza della Corte distrettuale chiarisce in modo inequivocabile che questa acquisizione è positiva sia per la concorrenza che per i consumatori. Siamo delusi che la FTC continui a perseguire quello che è diventato un caso palesemente debole e ci opporremo a ulteriori tentativi di ritardare la possibilità di andare avanti”.
Activision Blizzard ha dichiarato: “I fatti non sono cambiati. Siamo fiduciosi che gli Stati Uniti rimarranno tra i 39 Paesi in cui la fusione potrà essere conclusa. Non vediamo l’ora di rafforzare le nostre ragioni in tribunale, ancora una volta”.
In una saga legale in continua evoluzione, l’azione della FTC è un segnale forte del suo impegno nel contrastare ciò che percepisce come potenziali danni alla concorrenza nel settore tecnologico. Sarà interessante vedere come si svilupperà questa situazione nelle settimane a venire.