Sheryl Sandberg si è dimessa dal suo incarico di direttore operativo di Meta, ma, secondo quanto riportato da Reuters, l’azienda continuerà a pagare la sua sicurezza personale fino al 2023. Il consiglio di amministrazione, citando “continue minacce alla sua sicurezza“, ha deciso di pagare i servizi di sicurezza dal 1° ottobre al 30 giugno 2023.
Non è chiaro quali siano le minacce ricevute dalla Sandberg tali da giustificare il pagamento di una protezione continua da parte dell’azienda dopo le sue dimissioni.
Sheryl Sandberg è entrata in Meta nel 2008 e il suo ultimo giorno ufficiale come dipendente è stato il 30 settembre. Continuerà a far parte del consiglio di amministrazione di Meta e a ricevere un compenso come amministratore non dipendente.
Ufficialmente Sheryl Sandberg si è dimessa di sua volontà dal suo incarico, ma in realtà le sue dimissioni potrebbero dipendere da uno scaldalo emerso in primavera quando il Wall Street Journal aveva riportato che la Sandberg aveva utilizzato le risorse dell’azienda per contribuire a stroncare notizie negative su Bobby Kotick, amministratore delegato di Activision, che all’epoca si diceva frequentasse. Conseguentemente Meta avrebbe avviato un’indagine interna. Oltre alle accuse di aver protetto Kotick dalla stampa negativa, la Sandberg sarebbe stata indagata anche per aver utilizzato fondi aziendali per pagare il suo matrimonio.
Gli ultimi anni di lavoro della Sandberg sono stati segnati anche da una serie di crisi aziendali, tra cui lo scandalo Cambridge Analytica del 2019 e sicuramente la contrazione delle entrate all’inizio di quest’anno. A tal proposito ricordiamo come l‘azienda non abbia nascosto le difficoltà che sta affrontando e la necessità di apportare tagli, dal personale ai progetti.
In ogni caso c’è da dire che Meta tende ad investire molto nella sicurezza personale dei suoi top manager, primo fra tutti l’amministratore delegato Mark Zuckerberg, per il quale la società ha speso quasi 27 milioni di dollari solo nel 2021.