Meta ha eliminato due reti non collegate in Cina e Russia per aver violato la sua politica contro il comportamento non autentico coordinato. Per quanto riguarda la rete con sede in Cina, gli account Facebook ed Instagram prendevano di mira soprattutto gli Stati Uniti, con post su temi politici caldi in vista delle elezioni di metà mandato, e poi la Repubblica Ceca. L’azienda ha dichiarato che gli account falsi sono stati scoperti prima che accumulassero un grande seguito e che l’operazione è stata importante per la tempistica e per gli argomenti su cui vertevano i post.
La rete era composta da account Facebook e account Instagram e sfruttava dunque più piattaforme.
Secondo Meta gli account falsi hanno iniziato pubblicando contenuti in lingua cinese su questioni geopolitiche e criticando gli Stati Uniti, poi un secondo gruppo è passato a pubblicare meme e post in inglese, e altri in seguito hanno creato pagine Facebook e hashtag che sono circolati anche su Twitter.
Ben Nimmo, Global Threat Intelligence Lead di Meta, ha dichiarato che le persone dietro gli account “hanno commesso una serie di errori” che hanno permesso a Meta di cindividuarli più facilmente, come ad esempio postare solo durante l’orario di lavoro in Cina. Inoltre, Nimmo ha affermato che la rete rappresenta una “nuova direzione per le operazioni di influenza cinese“, perché gli account si presentavano sia come liberali che come conservatori usando temi come le le armi e l’aborto “per cercare di trovare un punto di ingresso nel discorso americano“. Secondo Meta, gli account hanno condiviso anche meme sul presidente Joe Biden, sul senatore della Florida Marco Rubio, sul senatore dello Utah Mitt Romney e sulla presidente della Camera Nancy Pelosi.
Meta ha anche condiviso i dettagli di una rete molto più ampia di account falsi provenienti dalla Russia che ha smantellato e che ha descritto come la “più complessa operazione di origine russa che abbiamo interrotto dall’inizio della guerra in Ucraina“. L’azienda ha identificato più di 1.600 account Facebook e 700 pagine Facebook associate all’operazione, che ha attirato più di 5.000 follower.
La rete ha usato gli account per incrementare una serie di siti web falsi che impersonavano testate giornalistiche legittime e organizzazioni europee. Hanno preso di mira persone in Germania, Francia, Italia, Ucraina e Regno Unito pubblicando in diverse lingue e uno dei temi principali riguardava la guerra in Ucraina, dove veniva dato sostegno alla Russia e si criticava invece l’Ucraina e i rifugiati ucraini.
Per quanto riguarda le reti con sede in Russia e in Cina, Meta ha dichiarato di non essere in grado di attribuire gli account falsi a individui o gruppi specifici all’interno dei Paesi.
Meta e le altre big stanno intensificando gli sforzi di sicurezza e contro la disinformazione in vista delle elezioni di midterm in autunno.