Circolano molte voci sul progetto Cambria e sui più frequenti tentativi da parte di Meta, la compagnia di Mark Zuckerberg, di entrare nel metaverso, letteralmente, a capofitto. Ora, lo stesso CEO ha rivelato le diverse tecnologie che compongono il visore per realtà virtuale di qualità e tutto ciò che sta cercando di fare in termini di hardware per il suo dispositivo.
In questo, ci sono diversi prototipi di occhiali, ognuno specializzato in una caratteristica. Il primo, Butterscotch, mira ad aumentare la densità dei pixel per grado e raggiungere il livello della retina, ovvero una quantità di circa 60 pixel per grado nell’angolo di visione, in modo che lo schermo sia impercettibile all’occhio umano. In questo caso, sono stati raggiunti 55 pixel, che è già più di quanto Oculus Quest 2 possa ottenere.
La cosiddetta Half Dome risolve il problema di portare una messa a fuoco regolabile con il nostro sguardo in relazione a oggetti vicini e lontani utilizzando l’eye tracking. Starbursts, a sua volta, supporta l’HDR per portare la vividezza della vita ai colori con 20.000 nit di luminosità.
Infine, l’Holocake 2 è il dispositivo funzionale che può già eseguire esperienze di realtà virtuale su PC ed è stato il risultato più sottile e leggero ottenuto finora da Meta.
Tutto è stato dimostrato in video dallo stesso Zuckerberg. A questo proposito, vale la pena ricordare che Meta sta lavorando su due linee di visori: una sarà economica e rivolta ai consumatori, l’altra sarà per professionisti e sarà dotata di tecnologia all’avanguardia.
Il lancio di Project Cambria è previsto per la fine di quest’anno e si dice che il visore Cambria costeranno circa il doppio rispetto al Quest 2.
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