Negli USA Meta è stata citata in giudizio da 41 Stati con l’accusa di aver danneggiato la salute mentale dei giovani e ingannato gli utenti sulla sicurezza.
Meta è stata citata in giudizio da parte di 41 Stati e del Distretto di Columbia per presunti danni ai suoi giovani utenti. Secondo l’accusa l’azienda era consapevole di creare “dipendenza” e ha intenzionalmente ingannato il pubblico sulla sicurezza delle sue piattaforme Instagram e Facebook.
L’istanza è stata presentata al tribunale federale della California. In una dichiarazione, il procuratore generale della California Rob Bonta ha descritto le denunce come parte di uno “sforzo coordinato” per ritenere Meta responsabile di una presunta cattiva condotta.
Un punto centrale della causa è che il modello di business di Meta è incentrato sul mantenere l’attenzione dei giovani utenti su Facebook e Instagram, anche a spese del loro benessere. L’azienda avrebbe integrato funzionalità volte ad “indurre i giovani ad un uso prolungato e compulsivo della piattaforma, assicurando falsamente al pubblico che le sue funzioni erano sicure e adatte ai giovani utenti”. Meta avrebbe inoltre condiviso rapporti non veritieri e che suggerivano il contrario da quanto emerso invece da ricerche interne.
Non è la prima volta che si affronta il tema dei social e della salute mentale dei giovani. In merito ci sono tantissime ricerche che dimostrano quanto i social possano essere dannosi per bambini ed adolescenti. Meta con le sue piattaforme social è stata oggetto di particolare attenzione, soprattutto dopo la divulgazione di documenti interni da parte dell’ex dipendente Frances Haugen. Al centro di tutto vi sarebbe solo il profitto.
I legislatori e le autorità di regolamentazione si sono per ora concentrati maggiormente sull’impegno delle aziende di social media per proteggere i loro utenti più giovani. Meta ha nel tempo rilasciato una serie di nuove funzioni di sicurezza per Instagram, tra cui la modifica delle impostazioni di privacy predefinite e la limitazione delle funzioni di targeting degli annunci per gli adolescenti più giovani, oltre che il promemoria “Prenditi una pausa” dall’app e nuove funzioni di controllo parentale.