Solo nel 2021, il segmento dei telefoni rigenerati è cresciuto del 15%, sorpassando le vendite dei dispositivi nuovi, ferme a + 4,5%. Entro il 2027, le vendite dei ricondizionati sono destinate a crescere ancora, oltre il 10%. Questo lo scenario in cui CertiDeal – azienda specializzata in device elettronici ricondizionati – ha condotto il suo studio e che evidenzia anche i fattori principali di questo sviluppo: un occhio sempre più attento alla sostenibilità e l’altro… alle proprie tasche.
Tante anche le analisi che sottolineano i benefici di questo mercato: per i consumatori, l’accesso ad alcuni dei modelli più popolari a prezzi scontati fino al 70%, per gli operatori telefonici una nuova soluzione ideale per far fronte alla carenza globale di chip del 2021. Insomma, stiamo finalmente assistendo ad una gestione più circolare dei dispositivi, che da una parte premia i risparmi dei consumatori e dall’altra riduce l’impatto ambientale.
“Non solo si cominciano a vedere i benefici economici e ambientali, ma si stanno piano piano sgretolando anche i tabù legati agli acquisti online via e-commerce e al mondo dell’usato percepito come merce di seconda scelta o minor qualità” – racconta Salvatore Macrì, Growth Marketing Manager di CertiDeal. E continua: “Queste preoccupazioni, che accomunavano molti italiani e non solo, stanno finalmente lasciando il passo a una maggiore fiducia, cambiamento che abbiamo percepito soprattutto post pandemia”.
Del resto, CertiDeal non solo dispone di un’ampia gamma di device high-tech e smartphone ricondizionati contrassegnati da diversi livelli di qualità per la tranquillità del consumatore, ma garantisce anche 30 punti di controllo per dispositivo, interamente realizzati da esperti interni che certificano i propri prodotti con una garanzia valida fino a 24 mesi. Garanzia che ad oggi, sul mercato, nessun altro player riesce ad assicurare. Inoltre, anche i resi per eventuali problemi tecnici sono interamente gratuiti (entro i 30 giorni dalla ricezione del prodotto) e il servizio di assistenza interno permette la riparazione o la sostituzione del device in tempi brevi, nonostante la percentuale di resi sia bassissima (ca. 2.5%).
Macrì racconta: “CertiDeal è nata da molteplici esigenze: offrire dei prodotti affidabili e di alta qualità a prezzi ragionevoli, con il minor impatto ambientale possibile. Se da un punto di vista puramente commerciale la crescita del mercato sostiene la nostra crescita aziendale in Italia e in Europa, dall’altra, vedere sempre più persone acquistare dei prodotti rigenerati non fa che rinforzare il nostro approccio verso un mondo più green. Ed è anche grazie ad imprese come la nostra, che offrono prodotti ricondizionati certificati e con una garanzia pari a quella dei device nuovi, il cambiamento è sempre più concreto e reale. Con il nostro lavoro, sta svanendo la paura dell’acquisto di un prodotto usato– sono sempre di più infatti clienti che acquistano un ricondizionato e rimangono talmente soddisfatti da rinnovare l’esperienza con noi”.
Una fiducia registrata anche dallo studio condotto in Italia nel 2021 da CertiDeal, dove emerge che Lombardia, Lazio e Liguria hanno visto raddoppiare gli acquisti di telefoni rigenerati. Mentre la Lombardia è stata in testa per numero di vendite, il Sud Italia – con un bacino di oltre 720mila potenziali utenti – è apparso più restio a fidarsi dei telefoni rigenerati. Ad ogni modo, complessivamente, sono stati circa 2,1 milioni gli italiani che hanno scelto un ricondizionato.
Parlando invece dei modelli preferiti dagli utenti del Belpaese, il re indiscusso rimane l’iPhone, che domina incontrastato tutte le realtà che vendono ricondizionati. Tra i motivi principali, il prezzo: è infatti possibile risparmiare tra il 15% e il 70% rispetto all’originale.
In particolare, i device Apple più acquistati dagli utenti italiani sono stati iPhone 8 (20%), iPhone X (9%) e iPhone 7 (6%). Nel 2022 invece pare che terranno banco l’iPhone 11 e l’XR, perché caratterizzati dalle specifiche più apprezzate dai consumatori: “fascia alta, comfort nella visione di materiale audiovisivo e buona qualità della telecamera, con un risparmio fino al 70% del prezzo rispetto al nuovo”, conclude Macrì.