Un ingegnere e designer di nome Arvind Sanjeev ha sviluppato un progetto che consiste nell’aggiungerel’intelligenza artificiale a una classica macchina da scrivere, creando di fatto un dispositivo che è in grado di conversare con la persona che digita, arrivando anche a rispondere a domande e molto altro. Il dispositivo è stato chiamato “Ghostwriter”.
Questo è stato possibile grazie alla tecnologia GPT-3 di OpenAI, che riproduce testi basati sul linguaggio umano. In questo modo, l’utente può digitare le domande su carta in modo che la macchina possa rispondere. Quello che si può osservare è un misto di curiosità, di stupore e forse una punta di “terrore”, con una sensazione vicina a quella di un film dell’orrore, quando si osserva la macchina che digita da sola. L’ingegnere non solo le fa domande ma le chiede anche di scrivere una poesia, cosa che di fatto finisce per accadere, anche se ci vuole più tempo rispetto a un computer.
Questo progetto ha visto un percorso abbastanza lungo, ampiamente descritto nel thread completo del processo per Ghostwriter, iniziato nel 2021; l’utente ha utilizzato un Raspberry Pi per implementare la tecnologia di intelligenza artificiale nella macchina, un modello AX-325 del marchio Brother. Inoltre, ha aggiunto due rotelline e un piccolo schermo OLED.
Tutto ciò sembra comunque molto interessante, ma Arvind Sanjeev afferma di aver creato il progetto solo per scopi artistici. Questo vuol dire che non vedremo Ghostwriter prodotto in serie e venduto sul mercato.
Quello dell’intelligenza artificiale è un tema di cui sentiamo parlare sempre più spesso in svariati ambiti. Altre recenti applicazioni che coinvolgono l’Intelligenza Artificiale includono proprio ChatGPT, che utilizza la stessa tecnologia che l’ingegnere Arvind Sanjeev ha implementato nella sua macchina, tanto che anche Google sta pensando di investire più risorse ed energie in prototipi di intelligenza artificiale.