Mentre Apple vanta prestazioni superiori per i nuovi MacBook Pro M3 da 8 GB, test indipendenti sollevano dubbi sulla loro efficienza in condizioni di utilizzo intenso.

Apple ha recentemente annunciato il lancio dei nuovi MacBook Pro M3 e iMac, attirando l’attenzione sia per le caratteristiche tecniche che per il prezzo. In particolare, il MacBook Pro da 14″ con 8 GB di RAM, venduto a 2.049 euro, ha suscitato discussioni riguardo al suo rapporto qualità-prezzo.

Apple ha difeso il prezzo elevato del modello, affermando che, nonostante i soli 8 GB di RAM, le prestazioni sono paragonabili a quelle dei concorrenti con 16 GB di RAM. Bob Borchers, vicepresidente del marketing mondiale dei prodotti Apple, ha sottolineato l’efficienza dell’uso della memoria, la compressione e l’architettura unificata come fattori che rendono il MacBook Pro M3 da 8 GB comparabile ai sistemi concorrenti da 16 GB.

Tuttavia, le prove concrete sembrano contraddire queste affermazioni. I test condotti dal canale YouTube Max Tech hanno evidenziato significative differenze di prestazione. In particolare, l’uso di software come Final Cut Pro, Lightroom e Blender ha mostrato che il MacBook Pro da 8 GB non solo si blocca durante operazioni impegnative, ma impiega anche tempi notevolmente più lunghi per eseguire compiti come l’unione di foto in Photoshop e l’esportazione di media.

Ad esempio, durante l’esecuzione di rendering in Blender, il modello da 8 GB si è bloccato, cosa che non accade sul modello da 16 GB. Inoltre, il tempo impiegato per l’esportazione di immagini da Lightroom e video in 8K con Final Cut Pro è stato significativamente superiore rispetto al modello con più RAM. In particolare, l’esportazione di un video in 8K ha visto il modello da 8 GB impiegare oltre 20 minuti, contro i 5 minuti del modello da 16 GB.

Questi risultati pongono seri interrogativi sulla validità dell’investimento nel modello da 8 GB per utenti che intendono utilizzare il notebook per lavori pesanti. Inoltre, il fatto che la RAM sia saldata sulla scheda madre, rendendo impossibile un upgrade post-acquisto, aggrava la situazione per chi si trova di fronte a questa scelta. Il modello da 16 GB, infatti, costa 220 euro in più, un sovrapprezzo non indifferente per chi cerca un buon rapporto qualità-prezzo.

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Team CEOTECH
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