Apple ha ampliato ancora una volta il suo programma di auto-riparazione. Come riportato da The Verge, i cittadini statunitensi possono ora provare a riparare da soli i problemi degli iMac M1, dei Mac mini M1, dei Mac Studio e degli Apple Studio Display con ricambi, manuali di riparazione e strumenti originali.
Il programma di auto-riparazione è pensato per coloro che hanno il tempo, la pazienza, le capacità e la fiducia per effettuare le riparazioni a casa, piuttosto che portare il proprio dispositivo rotto in un Apple Store o in un centro di riparazione di terze parti autorizzato o spedirlo ad Apple. È possibile acquistare tutti i pezzi di ricambio e noleggiare gli strumenti necessari, ma al momento del pagamento è necessario inserire un codice dal manuale pertinente per dimostrare di aver effettivamente letto il documento.
Apple ha debuttato con il programma di riparazione self-service ad aprile, offrendo manuali e ricambi per alcuni modelli di iPhone negli Stati Uniti. Da allora, il programma è stato esteso ai computer portatili Mac e ad altri Paesi.
Apple ha introdotto il programma prima dell’entrata in vigore delle norme sul diritto alla riparazione negli Stati Uniti e in Europa. Ricordiamo che nel 2021, il presidente Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo incentrato sul rafforzamento della concorrenza nell’economia statunitense, in parte nel settore tecnologico. Tra le altre cose, l’ordine esortava la Federal Trade Commission a vietare “le restrizioni anticoncorrenziali all’utilizzo di officine indipendenti o alla riparazione fai-da-te dei propri dispositivi e apparecchiature”.
Per pura conoscenza facciamo notare che l’agenzia ha assunto una posizione più decisa su tali questioni. A luglio ha annunciato accordi con tre aziende (tra cui Weber e Harley-Davidson), accusate di aver minacciato di invalidare illegalmente le garanzie se i consumatori avessero utilizzato parti di ricambio di terzi o officine indipendenti.
