La Logitech MX Brio 4K è una webcam di fascia alta con una qualità dell’immagine eccellente, messa a fuoco automatica e software completo. Offre un’esperienza migliore rispetto alle webcam 4K concorrenti, con un prezzo di 229 euro.

La prima webcam Logitech significativamente aggiornata da un po’ di tempo a questa parte, la MX Brio 4K mi ha sorpreso. Per il suo prezzo di 229 euro, che la colloca al livello tipico delle webcam 4K mainstream, è molto buona. Offre un’eccellente qualità dell’immagine con il software completo (come la maggior parte delle webcam, senza il software è solo OK), mette a fuoco rapidamente e con precisione e i microfoni incorporati fanno bene il loro lavoro.

Logitech utilizza la ghiera anteriore nel modo che ho sempre desiderato per le webcam: per aprire e chiudere l’otturatore dell’obiettivo interno. Questo offre una maggiore sicurezza e privacy.

logitech mx brio 4k una webcam di fascia alta recensione 1

La webcam si attacca al monitor tramite un magnete che funge anche da presa per il treppiede. La possibilità di staccare rapidamente la webcam senza rimuovere il supporto dal suo trespolo consente anche di rimetterla facilmente a posto. Sebbene il supporto non sia molto grande e sia dotato di un cuscinetto adesivo per fissarlo al retro del monitor, è comunque scomodo far stare la webcam in equilibrio su uno schermo molto sottile, come quello OLED di un laptop o di un desktop.

Qualità dell’immagine, funzioni e prestazioni

La webcam supporta 4K/30fps e 1080p/60fps, quest’ultimo specificamente rivolto agli streamer. A differenza di molte altre webcam 4K concorrenti, non si surriscalda. La MX Brio 4K fa parte del marchio MX di Logitech, e si differenzia per la possibilità di modificare tutta una serie di impostazioni mediante il software Options Plus. Consente di regolare l’esposizione, l’immagine, la messa a fuoco e il crop-zoom. È inoltre possibile creare azioni intelligenti che funzionano con tutte le periferiche MX (in particolare mouse e tastiere). Inoltre, funziona allo stesso modo sia su Mac che su Windows, il che la rende migliore per lavorare su Mac rispetto ad altre webcam del brand. È poi possibile accedere alla stessa serie di controlli tramite G Hub di Logitech, il software per le sue periferiche di gioco.

Questi controlli includono l’esposizione manuale completa, la messa a fuoco manuale e le regolazioni dell’immagine, come il bilanciamento del bianco e la saturazione. È possibile creare preimpostazioni all’interno di ognuna delle quattro categorie di impostazioni, ma non una preimpostazione generale, che mi piacerebbe fosse presente. Anche una visualizzazione rapida, per poter vedere a colpo d’occhio tutte le preimpostazioni attualmente applicate e cambiare dove necessario, sarebbe utile. Non ci sono controlli per i microfoni, nemmeno la possibilità di assicurarsi che funzionino e di impostare il volume di ingresso. Per utilizzare le azioni intelligenti in Options Plus è necessario creare un account (gratuito) ed essere registrati.

Se la si attiva nel software, Logitech MX Brio 4K supporta la modalità overhead, ovvero Show Mode; ciò significa che quando la si inclina abbastanza per visualizzare il desktop, l’immagine si capovolge automaticamente in modo che le persone dall’altra parte vedano la stessa cosa che vedete voi. Si tratta di una funzione piacevole e in combinazione con la messa a fuoco avanzata può essere utile.

Logitech MX Brio 4K incorpora un sensore Sony Starvis da 8,5 megapixel, la risoluzione minima necessaria per il 4K nativo, il che significa che lo zoom è digitale anziché un ritaglio come avviene nel 1080p. Il software non avverte se si è collegati a una porta che non supporta il 4K – cosa che può accadere se si utilizza un adattatore da USB-A a USB-C o un cavo di terze parti, ad esempio – e non c’è alcuna scelta all’interno dell’app per impostare o disattivare l’anteprima.

Con l’impostazione automatica, offre un’immagine di alta qualità anche a luci ragionevolmente basse e si possono ottenere buoni risultati con i controlli manuali dell’esposizione; come la maggior parte delle webcam, è più difficile ottenere risultati neutri per il bilanciamento del bianco utilizzando i controlli manuali, nonostante sia possibile regolare tonalità, saturazione e vibrazione. Questi controlli sono utili quando nella scena è presente l’illuminazione RGB, come accade durante lo streaming, per preservare o enfatizzare il bilanciamento del bianco.

L’impostazione HDR apporta un miglioramento percettibile nell’esposizione delle ombre; infatti, se è disattivata, l’immagine taglia le ombre scure verso il nero, facendo apparire l’immagine troppo contrastata. In condizioni di scarsa illuminazione è possibile notare un po’ di rumore, che può essere visibile o meno dall’altra parte, dato che la compressione video utilizzata dalla maggior parte delle applicazioni per conferenze come Teams e Zoom può esacerbarlo o elaborarlo in modo eccessivo fino a farlo apparire come una macchia.

L’impostazione di compensazione in condizioni di scarsa illuminazione è esattamente l’opposto – non sembra avere alcun effetto – e molte persone probabilmente non si renderanno conto che ciò che sta facendo è variare la frequenza dei fotogrammi. Probabilmente è meglio utilizzare i controlli manuali dell’esposizione per modificare la velocità dell’otturatore e la sensibilità ISO. L’autofocus funziona piuttosto bene e la regolazione di solito è corretta.

A differenza di molte altre webcam concorrenti, i microfoni beamforming della MX Brio 4K sono abbastanza buoni, con una buona ricezione. Sono dotati di cancellazione del rumore, che può far sembrare la voce elaborata e un po’ ad alta frequenza – cosa piuttosto comune – ma se non c’è molto rumore ambientale producono un suono pieno e caldo.

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Considerazioni finali

229 euro non è un prezzo economico per una webcam, ma la Logitech MX Brio 4K costa più o meno quanto ci si aspetterebbe date le sue capacità: meno di un modello pan-tilt-zoom o di uno che si rivolge più direttamente agli streamer, ma più dei modelli mediocri messi in commercio da aziende per le quali è una periferica secondaria. Vale sicuramente la pena prenderla in considerazione se siete alla ricerca di una webcam professionale.

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